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  04/07/2011 - Davide Salvatori: un difensore centrale col vizietto del gol!

Le interviste esclusive di TuttoCalciatori.Net

Davide Salvatori nasce a Teramo l'11 maggio 1985 e nonostante abbia solo 26 anni può considerarsi un calciatore già di una certa esperienza con diversi campionati giocati nei "Prof" e due promozioni ottenute dalla D alla ex C2. E' un difensore centrale che non disdegna la puntata in attacco ed infatti ha realizzato 8 gol, uno score di tutto rispetto.

Davide come mai hai scelto di praticare proprio come sport il calcio e come ti sei avvicinato a questo sport?

"Mi sono avvicinato al calcio grazie a mio padre poiché anche lui è stato calciatore professionista per diversi anni. Inoltre, da piccolo, abitavo in un condominio con tanti ragazzini e sotto casa avevamo un campo da calcio; è lì che ci ritrovavamo tutti i pomeriggi per tirare calci al pallone disputando partite molto appassionanti".

Il tuo percorso calcistico nasce nelle giovanili del Teramo dove rimani fino all'età di 17 anni per poi intraprendere l'esperienza di Morro d'Oro culminata con la promozione nei professionisti.

"Si il mio primo vero campionato lo ricordo con molto affetto in quanto vincemmo il girone F di serie D con 62 punti e personalmente mi tolsi anche delle soddisfazioni andando a segno per due volte contribuendo al successo finale".

Dopo la promozione ottenuta come mai non sei rimasto in Abruzzo per giocare tra i professionisti accettando invece la proposta della Centese ancora in D?

"Il mio cartellino era di proprietà del Teramo e dopo la promozione le due società non trovarono l'accordo e di conseguenza sono rimasto al Teramo. Qui, però, non trovando molto spazio ad ottobre decisi di rescindere e, non potendo più accasarmi in una società professionista, ho accettai la proposta della Centese per un altro anno tra i dilettanti dove arrivò un settimo posto finale".

La stagione successiva (2005-06) ci fu di nuovo la gioia della vittoria del campionato col Rovigo.

"Si quella fu la stagione dei record: chiudemmo a quota 83 punti con ben 13 punti di vantaggio sulla seconda. Realizzammo il maggior numero di vittorie in un campionato a 20 squadre (24), maggior numero di punti con vittoria da 3 punti, miglior serie vincente (8 consecutive, dalla 13° di andata, alla 1° di ritorno). Insomma un'annata con i fiocchi; annata che mi valse il primo contratto tra i professionisti con la Sangiovannese".

Sei un difensore col vizietto del gol visto che ne hai messi a segno 8; uno score di tutto rispetto per un centrale di difesa. Quale è quello che più ricordi o il più importante?

"Beh non ho dubbi nel dire che il gol più importante sia stato il primo tra i professionisti con la maglia della Sangiovannese, nella gara vinta contro il Potenza: era il 14 ottobre del 2007 quando riuscii a metterla dentro proprio al 90esimo minuto regalando la prima vittoria in campionato alla mia squadra. Quel giorno provai una gioia indescrivibile".

Tu sei nato a Teramo, come mai non hai avuto (almeno fino ad ora) la possibilità di giocare con la squadra della tua città?

"Sono stato al Teramo fino ai 17 anni allenandomi con la prima squadra ma non ho mai avuto la possibilità di mettermi in mostra. All'epoca i biancorossi erano una società facoltosa che puntava su giocatori di spessore non considerando molto il settore giovanile".

Dopo 5 stagioni il tuo rapporto con la Sangiovannese si è interrotto in quanto la società toscana non si èri iscritta tra i professionisti. Soprattutto l'ultimo anno tu e i tuoi compagni lo avete vissuto tra mille difficoltà ma sul campo avete ottenuto ugualmente la salvezza. Quando si gioca si riesce veramente a non pensare a quello che succede fuori?

"Quest'anno abbiamo compiuto veramente un miracolo che alla fine si è rivelato pressoché inutile. Non è stato facile nelle condizioni in cui eravamo conquistare la salvezza considerando anche i 13 punti di penalizzazione inflitti. Il vero problema in questi casi non è la partita della domenica ma la settimana che precede la gara, in quanto le varie difficoltà non permettono di allenarti nel migliore dei modi e preparare al meglio la partita. Dispiace vedere la Sangiovannese rinunciare ai professionisti dopo ben 11 anni ed il dispiacere è doppio perché in Toscana ho giocato per ben 5 stagioni contribuendo in prima persona alle fortune della squadra".

Cosa ti aspetti per il futuro?

"Al giorno d'oggi è difficile immaginare un futuro roseo poiché i fallimenti societari sono all'ordine del giorno. La mia speranza è che il calcio possa superare questo momento di difficoltà e, a livello personale, spero di trovare una società con un progetto serio e ambizioso. Dopo 5 anni a San Giovanni Valdarno ho tanta voglia di mettermi in gioco ed iniziare un'esperienza con una nuova squadra".

Da qualche anno sei legato sentimentalmente a Sara tifosissima della Sambenedettese, non ti ha mai chiesto magari di provare a giocare con i rossoblu?

"L'unica cosa che mi ha chiesto (risata ndr) è di non indossare mai la maglia bianconera dell'Ascoli perché in quel caso farebbe fatica a venire vedermi giocare la domenica."

Auguriamo a Davide di trovare presto una nuova squadra e vogliamo ringraziarlo per la disponibilità ed il tempo che ci ha concesso.

Enrico Tassotti

calciatore Davide Salvatori