Un bel Catania ferma la squadra di Conte. Bergessio apre, Krasic pareggia. Ripresa con tante occasioni per entrambe le squadre, ma alla fine è pareggio.

Milos Krasic (foto dalla rete)

Milos Krasic (foto dalla rete)

Secondo 1-1 consecutivo per la Juventus questa volta contro il Catania. Gara difficile, giocata fino all’ultimo minuto, con due squadre che hanno tentato fino all’ultimo istante di vincere. Etnei in vantaggio con Bergessio al 21° del primo tempo. Nella ripresa entra Pepe e la musica cambia: Immediato pareggio di Krasic, con l’aiuto di Andujar, non aiutato dal terreno scivoloso per la forte pioggia. Poi tante occasioni per le due squadre, ma il pareggio è il giusto specchio della partita. Con questo punto Juve prima in classifica, con l’Udinese, a quota 8 punti. Rossoazzurri che salgono a 5, dopo il brutto ko contro il Genoa.

Vincenzo Montella, in occasione del suo secondo confronto con la Juventus quando siede in panchina, sceglie un offensivo 4-3-3 con il tridente formato da Catellani, Bergessio e Gomez. Davanti a Andujar, fresco di convocazione con la sua nazionale argentina, si piazzano Alvarez e Capuano sulle fasce, con Bellusci e Spolli coppia centrale; a far filtro a centrocampo agiscono Delvecchio, l’ex Almiron e Lodi, quest’ultimo autore della punizione vincente lo scorso anno in occasione del pareggio per 2-2 dei siciliani a Torino. Solo panchina per Maxi Lopez.

Dall’altra parte Antonio Conte rivoluziona la sua squadra con alcune novità rispetto alla gara contro il Bologna. Si parte dall’inedito 4-2-3-1 che sostituisce il consueto 4-2-4. In difesa, sull’out di sinistra, Grosso prende il posto di De Ceglie, in un reparto completato da Lichtsteiner, Barzagli e Chiellini; Marchisio e Pirlo sono le “menti” del centrocampo bianconero; in avanti, debutto per Elia che si piazza sull’esterno di sinistra, con Krasic (foto dalla rete) a destra e Vidal sulla trequarti a supporto di Matri, unica punta; in porta Buffon. Arbitra l’incontro il Signor Mazzoleni della sezione di Bergamo, coadiuvato da De Luca e Petrella che formano il duo di assistenti.

Parte bene la Juventus ben messa in campo che da l’idea di fare la partita. I primi 10′ sono di stanca, intervallati solo alcune folate di entrambe le squadre, ma azioni pericolose non se ne contanto. Al 14′ ci prova Almiron, ma il suo colpo di testa non impensierisce Buffon. Il Catania prende le misure e inevitabilmente la Juve comincia ad arrancare. Al 20° è Catellani a sfiorare il gol con un tiro che esce fuori di poco. E‘ il preludio al vantaggio etneo che arriva 1’ più tardi: Gomez sguscia via a Grosso, mette un pallone in mezzo per l’accorrente Bergessio che brucia sul tempo Chiellini e batte Buffon con un preciso tocco.

Rossoazzurri sull’1-0 e Juve costretta ad inseguire. Il gioco della squadra di Conte, improntata sugli esterni, non decolla. Anzi l’occasione del pareggio capita sui piedi di un centrocampista, Marchisio, ma Andujar devia in angolo. Alla mezz’ora tegola per la formazione di casa: esce Alvarez, infortunato, per far posto a Marchese. La manovra bianconera, complice anche un Pirlo sottotono, non è fluida come le precedenti tre gare e il Catania ha vita facile chiudendosi e ripartendo in contropiede. Il centrocampista ex Milan ci prova intorno al 40′, con la sua conclusione che si spegne lontano dai pali della porta difesa da Andujar. L’ultimo brivido lo provoca Almiron che, sugli sviluppi di una bella azione di Elia, anticipa il proprio portiere rischiando l’autorete. Dopo 2′ di recupero squadre negli spogliatoi.

La ripresa si apre con l’ingresso in campo di Pepe al posto di Elia, per una Juve che cambia modulo, accantonato il 4-2-3-1 per il 4-3-3. L’esterno romano si rende subito protagonista con le sue discese sulla destra. Proprio da una delle sue folate arriva il pareggio bianconero con Krasic che infila con un potente destro un Andujar non irreprensibile, complice un terreno reso scivoloso dalla pioggia battente.


Trovato il gol la squadra di Antonio Conte continua la sua mole di gioco alla ricerca del gol che significherebbe sorpasso, ma rischia tantissimo quando al 6° lascia solo Bergessio che, per fortuna di Buffon, non colpisce bene e spara alto. Poco dopo Juve vicina all’1-2: Krasic lascia sul posto Capuano, crossa al centro per Marchisio, prontamente fermato dalla difesa rossoazzurra. Catania che attacca ripartendo velocemente, Juventus che risponde con dei tiri dalla distanza. Su uno di questi, al 20′, Andujar devia in angolo un siluro di Pepe. Il centrocampo della formazione di Montella soffre la densità di quello bianconero; il tecnico campano lo capisce, inserendo Ledesma al posto di uno stanco Almiron. Pochi instanti dopo Krasic getta alle ortiche una stupenda azione personale, non servendo uno tra Matri e Pepe da soli in area, facendo sfumare una ghiotta occasione da rete. Squadre stanche e cambi da entrambe le parti: Del Piero per Matri, Suazo che sostituisce Bergessio, applauditissimo dal pubblico di casa.

Il capitano bianconero si divora letteralmente il gol vittoria, quando di testa manda incredibilemente fuori a due passi da Andujar. Conte decide di passare al 4-2-4 operando l’ultimo cambio, Quagliarella, al rientro, al posto di Marchisio. Ultimi minuti emozionanti con occasioni per ambedue le compagini: Buffon salva su Suazo, dopo un erroraccio di Chiellini; sul capovolgimento di fronte Vidal manda alle stelle su servizio di Del Piero. Poi tocca a Grosso e Catellani, ma in tutte e due i casi la mira è errata. Al “Massimino” dopo 5′ minuti di recupero è 1-1.

Il tabellino della gara:

CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez ( 29′ Marchese), Bellusci, Spolli, Capuano; Delvecchio, Almiron ( 66′ Ledesma) , Lodi; Catellani, Bergessio ( 78′ Suazo), Gomez.
A disposizione: Kosicky, Ricchiuti, Lanzafame, Maxi Lopez

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Grosso; Pirlo, Marchisio (81′ Quagliarella); Krasic, Vidal, Elia ( 46′ Pepe); Matri (72′ Del Piero)
A disposizione: Storari, Bonucci, Pazienza, Giaccherini

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo

Ammoniti: Capuano, Almiron (Catania); Chiellini, Marchisio, Vidal ( Juventus)

Note: Giornata piovosa; terreno scivoloso; spettatori 20.000 circa

Matteo Brancati

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