Gli Iberici cercano il tris, impresa mai riuscita a nessuna Nazionale. Gli Italiani vogliono quel titolo che manca da ben quarantaquattro anni.

L'esultanza degli azzurri

L'esultanza degli azzurri (foto dalla rete)

Dalla partita d’esordio alla finale, da Danzica a Kiev, dall’emozione della prima al sogno dell’ultima sfida. La gara tra Spagna e Italia ha sancito lo scorso 10 giugno l’inizio del campionato europeo per entrambe le Nazionali. Furie Rosse e Azzurri si ritroveranno, nuovamente, di fronte l’1 luglio. Assai simile il cammino delle due formazioni.

Di Natale il primo marcatore italiano, Fabregas quello spagnolo e le due Nazionali si divisero la posta in palio. La Spagna poi travolse l’Irlanda, l’Italia si fece fermare dalla Croazia. Nella terza partita della fase a gironi, la vittoria della Roja permise all’Italia di passare il turno e di cancellare l’incubo biscotto. Francia e Portogallo le successive avversarie delle Furie Rosse. Iniesta e compagni superano per 2-0 i Blues, ma devono attendere i rigori per avere la meglio sul Portogallo.

L’Italia, invece, si affida ai tiri del dischetto nei quarti contro l’Inghilterra e in semifinale supera 2-1 la favorita Germania. Obiettivo raggiunto come da pronostico per la Spagna. Tutti o quasi puntavano sulla Nazionale campione in carica; nessuno, probabilmente neanche gli Italiani, credevano nel sogno azzurro. Lo scandalo scommesse, le critiche suscitate dalle convocazioni di Prandelli le premesse dell’Europeo italiano. Balotelli l’emblema di una Italia prima frettolosamente giudicata ora esaltata. Eppure questa finale era nel destino dell’Italia.


Ogni sei anni, infatti, gli Azzurri riescono a disputare l’incontro che vale l’intera posta in palio. Nel 1994 i Mondiali persi contro il Brasile, con l’immagine del rigore sbagliato di Baggio sempre indelebile; nel 2000 gli Europei persi contro la Francia, con gol di Trezeguet nei tempi supplementari, lo stesso Trezeguet che nel 2006 sbagliò il rigore decisivo consegnando la  vittoria dei Mondiali di Germania agli Azzurri. 2012, passati altri sei anni, è di nuovo finale. La Spagna vincitrice dell’ultimo europeo e dell’ultimo mondiale cerca il tris una impresa in cui ancora non è riuscita nessun’ altra nazionale.

Ci andò vicino la Germania di Muller e Beckenbauer, che vinse gli Europei in Belgio nel 1972, i Mondiali nel 1974 ma perse poi in finale contro la Cecoslovacchia il torneo del ’76 in Jugoslavia. L’Italia dal canto suo vuole quel titolo che manca ormai da ben quarantaquattro anni. Occhi puntati su Kiev su una sfida che deciderà chi salirà sul trono di regina d’Europa e che forse contribuirà anche ad assegnare un altro prestigioso titolo, quello del Pallone D’Oro.

Vanessa Paola