Il bomber  bianconero a digiuno da sette mesi, sforna una prestazione super con la Roma e mette fine alla sua astinenza da gol. Sarà titolare anche in Champions League?

Matri

Matri ha infilato Stekelenburg (foto dalla rete)

Era dal 25 febbraio che il numero 32 bianconero Alessandro Matri non entrava nel tabellino dei marcatori. Era la notte di San Siro, passata alle cronache soltanto per il gol regolare non dato a Muntari. Eppure quella volta la zampata vincente di Matri, in anticipo su un certo Thiago Silva, consegnò alla Juve un pezzo di scudetto grande così.

Fu il suo ultimo timbro stagionale che comunque gli valse il titolo di capocannoniere juventino in campionato. Forse per qualche tifoso della Vecchia Signora i dieci gol della scorsa stagione sono stati troppo pochi, forse i dieci gol non sono stati abbastanza neanche per mister Conte tanto che Matri quest’estate sembrava sul punto di andarsene.

Eppure il bomber non si è mai dato per vinto, ha continuato a lavorare costantemente, a sbattersi in silenzio per farsi trovare pronto, sfruttando l’occasione che sarebbe certamente arrivata, grazie all’inevitabile turnover da adottare in vista degli impegni europei. A dire il vero Matri aveva già sprecato un paio di chance, ad Agosto in Supercoppa a Pechino risultò non pervenuto, e a Marassi contro il Genoa due domeniche fa sbagliò un gol clamoroso ciabattando di sinistro un pallone invitante a tu per tu con Frey, con la Juve momentaneamente sotto 1 a 0. Inoltre le reti pesantissime di Quagliarella nella sfida con il Chelsea e contro il Chievo l’avevano fatto scivolare ancor più indietro nelle gerarchie delle punte.


Nel big match di sabato sera contro la Roma di Zeman, “Ale” è stato buttato nella mischia dal primo minuto un pò a sorpresa e le premesse non erano state certo incoraggianti. Chissà se qualche tifoso abbia iniziato a maledirlo quando dopo pochi scampoli di match Matri è arrivato un pizzico in ritardo su un bellissimo cross di Caceres! Chissà se qualcuno abbia pensato  che Matri si fosse rivelato l’inconcludente di sempre, che si impegna ma non vede la porta. Alessandro Matri, però, stavolta non si è perso, è rimasto sul pezzo e si è caricato l’attacco sulle spalle.

E’ stato suo il tiro deviato con il braccio da Castan che ha portato al rigore del 2 a 0 calciato da Vidal, è stato suo il tiro che Stekelenburg non è riuscito a respingere, che è valso il 3 a 0. Avremmo contato per Ale anche un assist vincente se su un suo appoggio illuminante il tiro di Vucinic non si fosse fermato sulla traversa.
Insomma, una serata coi fiocchi che Matri ha descritto così: «Sono contento perché da un po’ non segnavo. Quando è arrivato l’assist di Vidal ho capito che l’occasione poteva essere buona e quando ho visto il pallone entrare ho pensato a chi mi è stato vicino in questi mesi. Questo gol me lo voglio godere tutto e spero che possa avere lo stesso influsso positivo che ha avuto recentemente sui miei compagni».
E chissà che ora Antonio Conte non lo promuova titolare anche nella sfida di Champions League contro lo ShakhtarDonetsk in programma allo Juventus Stadium martedì sera.

Portieri, indossate il giubbotto antiproiettile, perchè Mitra-Matri è tornato!

Lorenzo Attorresi