Intervista esclusiva con l’ex calciatore di Giulianova, Maceratese, Massese e Grosseto da pochi giorni direttore sportivo della Correggese.

Mirko Garaffoni (a destra) con il direttore generale Rossi ed il presidente della Correggese Lazzaretti.

Mirko Garaffoni (a destra) con il direttore generale Rossi ed il presidente della Correggese Lazzaretti.

Aveva iniziato questa stagione convinto di scendere ancora in campo ma poi è arrivata una proposta importante e non ha potuto dire di no, stiamo parlando di Mirko Garaffoni che dopo oltre 20 anni da giocatore è diventato il nuovo direttore sportivo della Correggese. Fiorentino doc, il suo lavoro lo ha portato a girare mezza Italia ma l’accento è ancora quello inconfondibile di un toscanaccio. Oltre 600 partite in carriera, sempre lì, in mezzo alla difesa a chiudere la strada ai giocatori avversari adesso se la dovrà vedere con il calcio mercato e con un ruolo nuovo.

Gli chiediamo subito quando ha pensato di fare questo cambio di vita:
Ma la vita è bella perchè a volte le cose accadono in maniera repentina, ero arrivato alla Correggese per fare il calciatore poi in questi giorni è uscita questa opportunità, il progetto mi ha subito colpito perché la società è ben organizzata, il progetto è ambizioso, il presidente vuole fare tutto per bene e dentro di me sentivo la voglia di fare questo passo. Del resto sto per compiere 39 anni, venivo da un campionato stravinto con la Maceratese e nonostante potessi continuare ho sentito la voglia di tuffarmi in questa nuova avventura”.

Come mai il direttore sportivo e non l’allenatore?
E’ una cosa che ho sentito dentro, il mio sogno nel cassetto era proprio la figura del direttore sportivo, adoro andare a vedere giocatori, scovare talenti e poi costruire un organico completo e questo mi ha affascinato di piu’ della possibilità di allenare”.

Che campionato pensi sarà quello della Correggese?
“E’ un girone importante, solo nominando il Parma capiamo subito di che realtà stiamo parlando ed affronteremo ma ve ne sono anche altre blasonate. Sarà un campionato difficile per i nomi presenti ma è vero che la Correggese viene da un secondo ed un terzo posto e da una finale di Coppa Italia quindi la voglia è quella di migliorarsi”.

gara

Mirko Garaffoni

Guardando alla tua lunga carriera da calciatore ti ritieni soddisfatto o hai dei rimpianti?
“Sono comunque contento di tutta la mia carriera poi è ovvio che ci sono tante cose che possono andare diversamente ma sono comunque orgoglioso di essere arrivato a 39 anni ancora ricercato da tante società e con la possibilità di scegliere. E’ ovvio che magari pensi di aver fatto scelte sbagliate ma nel complesso il bilancio mi soddisfa, la sfortuna e le scelte sbagliate fanno parte del gioco, l’importante è aver fatto sempre tutto al massimo ed essersi tolto delle belle soddisfazioni”


La stagione con la Maceratese è la miglior?
“Fortunatamente nella lunga carriera ho avuto tante belle stagioni da ricordare, sicuramente posso dire che lo scorso anno, essendo più vecchio, me la son goduta di piu’ perché magari quando maturi hai un’altra testa e assapori tutto. Certo è stata una stagione inimmaginabile, imbattuti, con un gruppo eccezionale. Poi mi ricordo altri momenti belli come il campionato vinto col Giulianova o la vittoria ottenuta con la Massese contro il Napoli, o il successo con il Grossetto contro la mia Fiorentina, insomma delle soddisfazioni me ne sono tolte e Macerata è stata la ciliegina perché mi permette di chiudere alla grande la mia carriera”.

In quale città ti sei trovato meglio?
“Premesso che io sono di Firenze che è la città del mio cuore ed una delle città più belle del mondo quindi è dura trovar di meglio però ho scoperto tanti posti belli con grandi ricordi, ad esempio Macerata, Giulianova o Massa, lì sono stato benissimo ed ho tanti amici”.

Quali saranno le tue prime mosse da direttore sportivo? “Io ho delle mie idee e mi ha faccio in un mondo nuovo, io credo che il giusto mix sia la mossa vincente, una squadra troppo esperta non va bene cos come un gruppo troppo giovane. Parliamo di uno sport di squadra e per un mix giusto ci devono essere persone mature ma anche un po’ di incoscienza giovanile. L’importante è che ci siano i valori. Per questa sessione di mercato la rosa della Correggese era già definita, vedremo se faremo qual cosina negli ultimi giorni ma il grosso è fatto e puntiamo a fare qualcosa di importante”.

Una domanda sulla serie A, abbiamo capito che sei tifoso della Fiorentina. Cosa ne pensi di questo campionato pazzo con la Juve in fondo alla classifica?
“Alla lunga usciranno i valori però nell’impatto iniziale si è visto che molte squadre, soprattutto piccole, stanno lavorando molto bene, con grande competenza, poi è ovvio che tutto si assesterà. Chievo, Sassuolo e Torino dimostrano che quando si è ben organizzati si può davvero puntare in alto.

In chiusura c’è una persona che nella tua carriera ha rappresentato qualcuno di importante?
“Ce ne sono tante però dico mister Paolo Eridiani perché l’ho avuto spesso quando ero più giovane e mi ha insegnato davvero tanto, mi ha aiutato a maturare poi andando avanti ogni allenatore mi ha lasciato qualcosa ed ho cercato di prendere spunto da tutti per diventare un uomo ed un calciatore migliore”.

Stefano Bruni