Una partita che fa ancora discutere.

Como-Piacenza (foto dal web)

“Contro l’imponderabile è difficile giocare”. La frase pronunciata nel postpartita di ieri da Fabio Gallo, tecnico del Como, sintetizza il sentimento diffuso nell’ambiente lariano dopo il match perso ieri contro il Piacenza.

Anche all’andata i biancoblu erano usciti dal Garilli arrabbiati per un rigore che non c’era e che aveva coinciso con l’espulsione di Briganti (finì 3-1 per i biancorossi). Ma nel corso dei mesi la rabbia era passata e ieri c’era solo la voglia di regalare una gioia agli oltre 4.000 tifosi sugli spalti, compresa la neopresidente Puni Essien, ieri per la prima volta a tifare per il Como. Invece ne è venuta fuori una giornata a conti fatti negativa.

Già nel prepartita regnava la tensione. Il Piacenza è infatti arrivato al Sinigaglia con una sola maglia da gioco, di colore blu scuro, che si confondeva col classico completo blu usato in casa dal Como. Comunque lo staff tecnico lariano è stato costretto a recuperare le maglie bianche. Gallo l’ha ritenuta una provocazione all’insegna dell’antisportività, che ha destabilizzato i giocatori, e ne ha parlato ampiamente in sala stampa (“anche i ciechi sanno che il Como ha la maglia blu”). I colleghi piacentini hanno invece sostenuto la tesi di un semplice errore dello staff tecnico: ne è nata una discussione culminata con l’allontanamento di un giornalista dalla sala stampa.

Clima teso anche e soprattutto per quanto successo in campo. Col Como in vantaggio, l’arbitro ha espulso Chinellato reo di aver dato una manata in pancia a Pergreffi a gioco fermo. Una grave ingenuità, ma il gesto non era violento e la reazione del difensore ospite è stata esagerata e finalizzata ad ingigantire la cosa agli occhi dell’arbitro. Che ha deciso, più o meno legittimamente, di espellere l’avventato Chinellato. Secondo Gallo l’ammonizione sarebbe stata la scelta migliore.

Nel secondo tempo il Como, sotto di un gol e di un uomo, stava attaccando quando l’arbitro ha espulso Fissore per un’entrata da ultimo uomo in scivolata con cui l’ex Alessandria ha però nettamente colpito il pallone. Un abbaglio del direttore di gara, Pasciuta di Agrigento, che ha tagliato le gambe ai lariani.

Nel finale, l’arbitro ha espulso Pessina, sostituito in precedenza, presumibilmente per proteste. Da notare però che sia Pasciuta che il guardalinee erano abbastanza distanti dalla panchina lariana dove sedeva il centrocampista autore del gol dell’1-0. Episodio, questo, che non ha inciso sulla gara di ieri ma che priverà Gallo del suo centrocampista nell’importante partita di sabato contro la Carrarese.

Il Como quindi si arrabbia, anche per numerosi precedenti sfortunati con gli arbitri, ma cerca di guardare avanti. Il Piacenza si prende i tre punti e continua il suo filotto di vittorie.

 

 

 

 

fonte: tuttolegapro.com