Mondiali Russia 2018

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La stagione dei club è alle battute finali e tutto il mondo del calcio si sta preparando per l’evento dell’anno: i Mondiali di Russia 2018. Un palcoscenico che vedrà i migliori giocatori del pianeta sfidarsi per la conquista di quella Coppa che significa entrare direttamente nella storia di questo sport.

A poco più di un mese dal calcio d’inizio del 14 giugno ci sono due squadre che sembrano avere qualcosa in più rispetto alle altre: Brasile e Germania.

Brucia ancora nelle menti dei tifosi brasiliani e dei giocatori allora in campo la sconfitta per 7-1 contro la Germania nella semifinale degli ultimi mondiali casalinghi. Passato lo shock del Mineirazo del 2014, i verdeoro hanno affidato la panchina a Tite e hanno cambiato decisamente marcia durante le qualificazioni: 9 vittorie consecutive nel girone sudamericano e primo posto ipotecato con largo anticipo. Un’altra buona notizia è arrivata dal sorteggio dei gruppi, con Neymar e compagni inseriti nell’abbordabile Girone E con Svizzera, Serbia e Costa Rica.

Forti della loro tradizione ed esperienza, i sudamericani dovranno stare attenti alle europee che dovrebbero giocarsi il secondo posto con il Costa Rica probabile fanalino di coda. La squadra è in ottima forma e l’ha confermato vincendo in amichevole con la Russia. Un 3 a 0 netto arrivato senza la stella Neymar (in via di recupero da un infortunio) e che ha dimostrato come l’impianto di gioco sia ben consolidato.

Tite ha dato un’identità definita fin dalle prime partite ufficiali schierando i suoi con il 4-3-3. La formazione tipo al Mondiale sarà quella con Alisson in porta, una linea a 4 difensiva composta da Dani Alves, Marcelo, Miranda e Thiago Silva e un centrocampo di sostanza e interdizione formato da Casemiro, Fernandinho e Paulinho. In attacco spazio alla fantasia di Willian, Gabriel Jesus e Neymar. Pronti a partire dalla panchina e a contendersi il posto da titolare 3 talenti di livello internazionale come Coutinho, Douglas Costa e Firmino.

I grandi rivali dei verdeoro saranno ancora una volta i campioni in carica della Germania. Se questo non fosse sufficiente a considerarli tra i favoriti per la vittoria finale, il cammino nelle qualificazioni con 10 vittorie su 10, 43 gol realizzati e 4 subiti ha sciolto ogni dubbio.

I tedeschi si presentano al Mondiale abbastanza rinnovati nei nomi ma con il solito sistema di gioco e la stessa determinazione. Il Gruppo F con Svezia, Messico, Corea del Sud dovrebbe poi garantire un approccio morbido alla manifestazione con i soli centro-americani in grado di impensierire la squadra di Loew.

Lo schema di riferimento è il classico 4-2-3-1. In attesa del recupero di Neuer, in porta il titolare sarà Ter Stegen. Davanti a lui si muoverà la linea a 4 difensiva composta da Boateng, Hummels, Hector e Kimmich. A interrompere le trame avversarie e a costruire gioco ci saranno Kroos e Khedira. Attacco affidato all’astro nascente Werner e al trio di trequartisti Müller – Özil – Draxler.

Di altissimo livello anche le alternative, a partire da Sané, pronto a sostituire tutti i componenti del quartetto offensivo, fino ad arrivare a Goretzka, Brandt, Stindl, già testati con successo nella vittoriosa Confederations Cup del 2017. Per non parlare di campioni del calibro di Reus e Goetze, reduci da una stagione in chiaroscuro ma capaci di trasformarsi quando vestono la maglia della nazionale.