Un bel Avellino conquista un buon punto allo Zaccheria di Foggia. Fumagalli super con un rigore parato a Venitucci. Thiam porta avanti i lupi al 33’, Agodirin li riprende a 6’ dalla fine. Espulso Ricci al 66’. Foggia-Avellino 1-1.
In Prima Divisione Girone A si gioca la 10a giornata di campionato. Sul manto erboso dello stadio “Pino Zaccheria” di Foggia, sfida d’altri tempi tra i dauni padroni di casa allenati dall’ex biancoverde Paolo Stringara e l’Avellino di Giovanni Bucaro, anche lui ex della gara (giocava nel Foggia ai tempi della serie A con Zeman). L’Avellino dopo lo stop interno contro la capolista Ternana (1-3) vuole ripartire da Foggia per non perdere altri punti preziosi in ottica salvezza visto che la zona play out è li a soli 3 punti. La squadra biancoverde nelle ultime partite ha fatto registrare dei sensibili miglioramenti anche se ha pagato a caro prezzo i numerosi errori su palle inattive. Per i satanelli, puniti in settimana con un punto di penalità dalla giustizia sportiva, l’obiettivo è ritrovare la vittoria in casa (che manca dal 25 settembre 1-0 sul Monza) per dar seguito al colpo esterno di Foligno(0-1) nella prima di Stringara sulla panchina rossonera.
Alla fine come previsto alla vigilia, Bucaro rispolvera contro il Foggia il suo amato 4-3-3 con tante novità in formazione. Fumagalli in porta. Cambia la coppia centrale: Porcaro va in panchina al suo posto Labriola che affianca l’ex Salernitana Cardinale. Sull’out basso di sinistra Ricci prende il posto di Stigliano, mentre a destra è confermato Zammuto. Centrocampo a 3 con Correa centrale, D’Angelo interno destro e Malaccari interno sinistro. In attacco opera da prima punta De Angelis mentre Herrera e Thiam rispettivamente a destra e sinistra agiscono ai fianchi dell’ex stabiese.
Stringara alla sua prima davanti al pubblico amico, visto l’importanza del match, sceglie un offensivo 3-4-3: in porta Ginestra, difesa a tre con D’Orsi, Gigliotti e Lanzoni, centrocampo a 4 formato da Molina, Wagner, Venitucci e Tomi, tridente d’attacco Defrel, Tiboni e Agodirin.
PRIMO TEMPO – Il match inizia con qualche secondo di ritardo per dei problemi alla rete della porta difesa da Fumagalli nella prima frazione. L’inizio del match è godibile: le due squadre dopo una prima fase di studio cominciano ad affrontarsi a viso aperto anche se nei primi minuti i due portieri restano inoperosi. Il match si anima al 12’ quando il primo pericolo viene portato dalla formazione rossonera, con il brasiliano Wagner che si libera al tiro dal limite dell’aria e lascia partire una conclusione pericolosa che finisce altissima sulla traversa. Il Foggia cerca di prendersi il pallino del gioco per giostrare la gara a proprio piacimento, ma l’Avellino con un discreto Correa prova a non farsi sopraffare. 21’, De Angelis sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Correa non riesce a trovare l’impatto con il pallone a pochi passi dall’area piccola e sulla ripartenza dauna l’attaccante biancoverde commette un classico fallo tattico e rimedia il primo cartellino giallo del match. 24’ CALCIO DI RIGORE PER IL FOGGIA: contatto dubbio in aria di rigore dell’Avellino, Zammuto interviene in scivolata su Tomi, il calciatore rossonero va giù e secondo l’arbitro Borriello di Mantova l’intervento del numero 2 irpino è falloso e quindi viene assegnato il calcio di rigore alla squadra di casa tra le veementi proteste biancoverdì. Per i dauni è una grossa occasione per passare in vantaggio. Dagli undici metri va l’ex di turno Venitucci, la cui conclusione viene respinta da un prodigioso intervento di Fumagalli che si distende sulla sua destra e dice di no al centrocampista rossonero. Sulla ribattuta l’estremo difensore biancoverde con uno scatto felino anticipa di un niente l’attaccante Agodirin pronto a ribadire in rete, l’azione viene conclusa da Labriola che allontana la sfera dalla propria aria di rigore. Passa appena un minuto (25’): è ancora Agodirin a rendersi pericoloso, ma la sua conclusione viene bloccata facilmente da un grandissimo Fumagalli.
L’Avellino, passato lo spavento, prova a uscire fuori dalla propria aria di rigore e a portare seri pericoli dalle parti di Ginestra. 27’ punizione di Correa, una sorta di angolo corto, palla in mezzo libera con molto affanno la difesa rossonera. 31’ errore di Correa che si lascia scappare Venitucci, l’ex biancoverde arriva sul fondo e la mette dentro, ma la sfera viene contratta in calcio d’angolo. Al 33’ la prima svolta del match, l’AVELLINO PASSA IN VANTAGGIO CON UN GOAL DI THIAM. L’azione parte dai piedi di Correa (positiva la sua prova), palla per De Angelis, la sponda dell’ex stabiese (complice l’errore di Lanzoni che scivola maldestramente) mette Thiam solo davanti a Ginestra; il senegalese a tu per tu con l’estremo difensore ospite non fallisce e piazza la zampata del 0 a 1. L’Avellino passa in vantaggio nella prima vera azione della prima frazione di gioco grazie al terzo goal in maglia biancoverde di Mame Baba Thiam che con questa marcatura diventa il cannoniere principe dell’Avellino. Dopo il vantaggio biancoverde la partita cambia diametralmente. I lupi prendono coraggio e giocano in scioltezza, il Foggia accusa il colpo e non riesce a reagire come dovrebbe e dagli spalti piovono i primi fischi per Stringara e i suoi. 38’ Tomi già ammonito commette un fallaccio su D’Angelo, l’arbitro assegna la regola del vantaggio ma, clamorosamente, non ammonisce il calciatore rossonero. L’Avellino è padrona del campo, il Foggia appare in netta difficoltà e la reazione allo svantaggio è praticamente nulla. 43’ un errore di Malaccari libera Wagner ma il centrocampista foggiano non riesce ad approfittarne. Dopo due minuti di recupero si conclude la prima frazione di gioco.
Una prima frazione di gioco molto piacevole, una gara aperta ad ogni risultato e giocata a tutto campo su ritmi abbastanza sostenuti. Nel primo vero affondo per il Foggia, su una scivolata di Zammuto, Tomi va giù. Per Borriello abbastanza lontano dall’azione è comunque calcio di rigore. Venitucci dal dischetto però si fa ipnotizzare da Fumagalli e il risultato non si sblocca. La partita nella prima frazione si sta decidendo a centrocampo dove un Correa, seppur ancora un po’ lento, giganteggia e riesce a mettere ordine e far prendere il pallino del gioco dalla parte biancoverde. Da un suo spunto, con la complicità di De Angelis e l’errore della difesa dauna, nasce il goal del vantaggio biancoverde, con Thiam che alla prima palla toccata non lascia scampo. Nella prima parte del match lupi abbastanza ordinati; dietro non lasciano grandi occasioni agli avanti del Foggia. A centrocampo la formazione biancoverde è un po’ lenta ma comunque non soffre più di tanto, in attacco pungenti quanto basta, con un Herrera che sulla destra fa il bello e il cattivo tempo anche se è molto evanescente. Il Foggia ha avuto un leggero predominio territoriale, molto sterile; ha provato a colpire con le ripartenze ma, eccetto per il dubbio rigore fallito da Venitucci, non ha praticamente mai tirato in porta. Manca un rosso a Tomi nei minuti finali del primo tempo.
SECONDO TEMPO – Un altro Foggia ad inizio ripresa prova subito ad approfittare di un Avellino rientrato un po’ molle. Stringara porta subito un correttivo, fuori uno spento Wagner e dentro Meduri. Inizia subito l’assalto rossonero: dopo neanche 27″ dall’inizio della ripresa, Tiboni prova a pareggiare. Ancora un errore di Malaccari che favorisce Tiboni, l’attaccante dauno entra in area di rigore e batte a rete, strepitosa la risposta di Fumagalli che dice ancora di no. Altro giro, altra corsa: pochi secondi dopo è ancora Tiboni vs Fumagalli ed è ancora l’estremo difensore irpino a spuntarla. 46’ Tiboni riceve palla, stop di sinistro e tiro immediato di destro, ma un grande Fumagalli di piede respinge per il 4° miracolo di giornata. L’Avellino parte malissimo e in questa fase viene messa alle corde dalla veemenza della formazione pugliese alla disperata ricerca del pari. Gli attacchi del Foggia cominciano a prendere le dimensioni di un assedio al fortino biancoverde. L’Avellino però resiste abbastanza bene con un grande Cardinale a respingere i pericoli portati dagli avanti foggiani. Lo Zaccheria s’infiamma, lo stadio pugliese diventa un’autentica bolgia.
Per l’Avellino in queste condizioni è difficile, ma la formazione biancoverde, mai come in questa partita, caccia fuori gli artigli e difende il vantaggio come meglio non si può. 53’, Bucaro capisce le difficoltà e toglie Herrera per inserire Falzerano. L’Avellino si copre passando dal 4-3-3 al 4-4-2 con Falzerano che si inserisce sulla linea dei centrocampisti e De Angelis con Thiam a formare la coppia d’attacco. Il Foggia continua a portare pressioni dalle parti di Fumagalli, ma trova sempre pronti i difensori biancoverdi. Al 61’ altro avvicendamento in casa Avellino: fuori De Angelis (l’attaccante non appare felice per questa decisione) e dentro Lasagna. Bucaro chiaramente punta a sfruttare la freschezza atletica e la velocità dell’ex Milazzo puntando tutto sul contropiede. 63’ altro miracolo anzi doppio miracolo di Fumagalli. Primo errore nel match di Cardinale e Fumagalli a porta vuota salva prima su Tiboni e poi su Venitucci tra la disperazione del pubblico di casa. C’è solo il Foggia in campo, l’Avellino prova a difendersi con ordine e ripartire in contropiede. 66’ altra svolta del match, ROSSO PER RICCI. Un duro intervento a centrocampo su D’Angelo non viene sanzionato con il fallo dal direttore di gara, il centrocampista biancoverde resta giù e i calciatori dauni, per l’ennesima volta, non mettono la palla fuori continuando come se nulla fosse. Ricci decide di farsi giustizia da solo commettendo un bruttissimo fallo. Per l’arbitro Borriello non ci sono dubbi è rosso diretto e per il caudino la partita finisce qua. Dopo Millesi (contro la Ternana) anche Ricci finisce in anticipo la gara e per l’Avellino è la seconda espulsione consecutiva. La follia del terzino biancoverde inguaia l’Avellino proprio nel periodo di maggiore pressione foggiana.
Bucaro corre subito ai ripari (69’): fuori Thiam dentro Porcaro, il tecnico biancoverde si chiude a difesa del vantaggio. Il Foggia approfittando della superiorità numerica cinge d’assedio l’aria biancoverde. L’Avellino tutto racchiuso nella propria metà campo però non molla e lotta su ogni pallone senza regalare niente ai calciatori avversari. 76’ ancora il Foggia vicino al pari: Defrel in sospetta posizione di fuorigioco, tutto solo davanti a Fumagalli in uscita, prova a beffarlo con un pallonetto, la sua conclusione finisce alta con il portiere biancoverde inviperito con la terna arbitrale rimedia un giallo per protesta. Al 76’ Stringara tenta il tutto e per tutto e dopo la sostituzione di Frigero per Tomi (56’), il tecnico sostituisce un fischiatissimo Venitucci con Cruz. Il Foggia passa dallo spregiudicato 3-4-3 ad un rivoluzionario 3-3-4. L’assedio del Foggia continua anche se in maniera abbastanza sterile. 84’ il FOGGIA PAREGGIA CON AGODIRIN: Cruz brucia sullo scatto Cardinale ed effettua un traversone che trova libero sul secondo palo Agodirin sfuggito alla marcatura di Porcaro beffando l’incolpevole Fumagalli. 1 a 1 e ultimi 6 minuti di fuoco per l’Avellino o almeno cosi si ipotizza. Il pareggio del Foggia, in maniera del tutto inaspettata, riaccende l’Avellino con i dauni che perdono tutta la loro verve e non riescono più a portare pericoli dalle parti di Fumagalli. 89’ clamorosa occasione per l’Avellino per passare in vantaggio. Su calcio d’angolo battuto da Correa, si accende una mischia in area pugliese e prima Lasagna e poi Porcaro non riescono clamorosamente a metterla dentro. Il Foggia è sulle gambe, l’Avellino nonostante l’inferiorità numerica spinge di più. In pieno recupero palla dentro di Falzerano ma Lasagna non riesce a trovare la coordinazione giusta per metterla dentro. Con l’occasione sprecata da Lasagna termina il match dello stadio Pino Zaccheria di Foggia.
L’Avellino esce da Foggia con un preziosissimo 1 a 1, la formazione biancoverde finalmente ha offerto una prestazione da lupi, uscendo dallo Zaccheria con un prezioso punto. L’uno a uno lascia l’amaro in bocca agli uomini di Bucaro per come si era messa la gara ma alla fine dei conti è il risultato più giusto. Il migliore in campo è stato di certo l’estremo difensore biancoverde Fumagalli che dopo le critiche post sconfitta contro la Ternana ha sfornato una super prestazione contro i dauni salvando il risultato in diverse occasione. L’Avellino meglio nella prima frazione soprattutto dopo il vantaggio, non ha mai sofferto eccessivamente la pressione foggiana anche se non è riuscita a resistere dopo l’ingenuità di Ricci non nuovo ad azioni del genere. L’inferiorità numerica ha pesato sulla formazione di Bucaro che, nonostante tutto, dopo la rete incassata, ha ripreso a giocare e a portare pericoli dalle parti di Ginestra.
Il pari scontenta entrambe le formazioni, perché non fa altro che avvicinare la zona play out (ora a due punti), con Monza e Reggiana vittoriose rispettivamente con Spal (3-1) e Pisa (1-0). Entrambe le formazioni inseguono ad una lunghezza (10) Avellino e Foggia che si sono portate e quota 11. Anche il Pavia (8) resta ancora a galla con il pareggio in extremis sul campo della Ternana (1-1). Viareggio sconfitto a Lumezzane (1-0) e fermo al palo (4), vede avvicinarsi il fanalino di coda Foligno che vince clamorosamente a Vercelli (0-1). Il Benevento fermo a quota 6 attende di giocare in posticipo con il Taranto.
Per l’Avellino al di là del risultato lascia ben sperare la prestazione contro il Foggia, questa è la mentalità giusta che può portare gli uomini di Bucaro a raggiungere l’obiettivo prefissato senza grosse difficoltà. Prestazione convincente di tutti i reparti: oltre a Fumagalli, un Correa finalmente padrone del centrocampo biancoverde e un Cardinale lottatore mai domo. L’errore sul pareggio c’è ma, con l’inferiorità numerica e la condizione fisica non ancora al top, non c’è da essere troppo delusi da questo risultato. L’Avellino deve continuare su questa falsa riga anche nei prossimi match di campionati, il primo quello di domenica 6 novembre sul manto erboso del Partenio-Lombardi contro la Reggiana; altro spareggio in ottica salvezza che fa da preambolo al derby del Santa Colomba del 13 novembre. Due gare fondamentali nel cammino della formazione biancoverde.
ALLO ZACCHERIA FINALMENTE LUPI…
Il tabellino:
FOGGIA – AVELLINO: 1-1
MARCATORI: 33’ THIAM(A), 84’ Agodirin(F).
FOGGIA (3-4-3): Ginestra; Lanzoni, Gigliotti, D’Orsi; Molina, Wagner (46’ Meduri), Venitucci (76’ Cruz), Tomi (56 Frigerio); Defrel, Tiboni, Agodirin. A disp.: Botticella, Traorè, Cortesi, Giovio. All.: Paolo Stringara.
AVELLINO (4-3-3): Fumagalli; Zammuto, Labriola, Cardinale, Ricci; D’Angelo, Correa, Malaccari; Herrera (53’ Falzerano), De Angelis (61’ Lasagna), Thiam (69’ Porcaro). A disp.: Fortunato, Zappacosta, Justino, Zigoni. All.: Giovanni Bucaro.
ARBITRO: Francesco Borriello di Mantova.
Guardalinee: Mohamed Mahmoud Atta Alla e Francesco Passero di Roma1.
ESPULSO: 66’ Ricci (A) per gioco falloso.
AMMONITI: De Angelis (A), D’Angelo (A), Tomi (F), Wagner (F), Lasagna (A), Fumagalli (A).
NOTE:
Spettatori 2500 circa, di cui una ventina gli ospiti.
Angoli: 5-5.
Al 24′ Venitucci (F) sbaglia un calcio di rigore (respinto da Fumagalli).
Recuperi: pt 2′; st 3′.
Pietro Esposito
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