Gaspare Galasso a fianco di Ronaldo&C. al momento della premiazione della Champions.

Gaspare Galasso al momento della premiazione della Champions

Gaspare Galasso al momento della premiazione della Champions

I più attenti ci avranno fatto caso: tra le immagini festanti del Real Madrid in trionfo sul palco della premiazione della Champions League a San Siro, c’era un giocatore merengue ‘particolare’. Un volto meno noto, tra i Ronaldo e i Sergio Ramos: forse un panchinaro? No, era Gaspare Galasso.

Ovvero un ragazzo palermitano imbucatosi per l’occasione, ad uso e consumo di fotografi e televisioni. Non è la prima volta peraltro che il giovane riesce in una ‘impresa’ simile, visto che già nel 2012 si era infiltrato in mezzo ai giocatori del Napoli premiati sul terreno dell’Olimpico di Roma in occasione della Coppa Italia.

Ancora più clamoroso quanto fatto al Meazza, viste le misure di sicurezza straordinarie adottate dalle forze dell’ordine. “Quando ho letto sui giornali che la partita sarebbe stata blindata ho pensato ‘sì, blindata per tutti, ma mica per il re delle imbucate’. Sono arrivato a Milano al mattino di sabato vestito con un abito assai elegante e mi sono avvicinato alla zona di San Siro”, racconta Galasso a ‘Tuttosport’.

Il giovane spiega poi nei dettagli come è riuscito a eludere i controlli: “Al negozio ufficiale di souvenir della Champions League ho comprato la spilla della manifestazione e un porta badge in plastica, uguale a quelli che avevo visto indossare da responsabili della sicurezza, steward e agenti che si occupavano della sicurezza di Real e Atletico.



Quando mancavano due ore al fischio d’inizio ho deciso di provare a entrare, senza però essere possesso di regolare tagliando d’ingresso. Dopo averci pensato un po’ ho deciso di usare l’ingresso riservato a forze di polizia e personale di servizio. A dire il vero gli steward hanno anche provato a controllarmi il biglietto, ma vuoi per il vestito elegante, vuoi per il passo e il tono deciso ma me la sono cavata“.

A quel punto il più era fatto: “Da lì ad arrivare al fianco dei giocatori madridisti al momento della premiazione il passo è stato non breve, brevissimo. Sono riuscito a fare 4 chiacchiere con James Rodriguez e Danilo e mi sono tolto la soddisfazione di scattarmi un selfie con il presidente Florentino Perez e Sergio Ramos. Il mio prossimo obiettivo? Beh, trovassi uno sponsor mi piacerebbe tentare un altro super colpo nella finale del Mondiale per Club in Giappone. Magari il Real mi adotta come mascotte...”.

Ma Galasso non è stato il solo a riuscire a beffare le impotenti (sulla carta…) misure di sicurezza di San Siro: ci sono infatti riusciti anche i due ex inviati delle ‘Iene’ Pio e Amedeo, come documentato sul loro profilo Facebook. Insomma, se sul piano calcistico per Milano la serata è stata un successo organizzativo e di accoglienza, non lo stesso può dirsi su quello della sicurezza…

fonte: goal.com