Rischiano molto Atalanta , Ascoli e Cristiano Doni che potrebbe essere squalificato per 3 anni.

 

Il procuratore federale Stefano Palazzi

Il procuratore federale Stefano Palazzi

Puntuali come un orologio svizzero sono arrivati i deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse che ad inizio giugno ha sconvolto il calcio italiano. Diciotto club e 26 tra giocatori, dirigenti ed ex campioni, ma anche due societa’ di serie A e tre di B possono rischiare penalizzazioni e squalifiche per violazione della lealta’ sportiva (art.1) o associazione per illecito sportivo (art.9), il dato piu’ impressionante del lungo atto d’accusa del procuratore federale.

In serie A a rischiare indubbiamente di più è l’Atalanta che può avere da una penalizzazione fino all’esclusione dal campionato di serie A. Rischia davvero moltissimo Cristiano Doni capitano orobico che potrebbe essere squalificato fino a tre anni e la sua società accusata di responsabilità oggettiva e presunta per i comportamenti dello stesso Doni e di Thomas Manfredini in due partite diverse (Atalanta-Piacenza e Ascoli-Atalanta).

Più lieve è la posizione del Chievo che potrebbe rischiare una ammenda e chiamato in causa in quanto risulta avere tra i propri tesserati Stefano Bettarini.

In serie B sono implicate Sassuolo e Verona a cui viene imputata solo la responsabilità oggettiva per mancata denuncia di propri tesserati (Quadrini per il Sassuolo e il ds Gibellini per i veronesi) e l‘Ascoli. Per i marchigiani la situazione è più complicata in quanto oltre alla responsabilità oggettiva per i comportamenti di Sommese e Micolucci, la società deve rispondere di tentativo di illecito sportivo dei due e quindi il rischio di sanzione è alto.

In Lega Pro sono 11 le società citate da Palazzi: Alessandria, Cremonese, Benevento, Ravenna, Virtus Entella, Piacenza, Esperia Viareggio, Portogruaro, Taranto, Spezia e Reggiana. Alessandria e Ravenna sono state deferite per responsabilità diretta e rischiano l’esclusione dal campionato di competenza. Il Ravenna, peraltro, è già stato escluso dall’Alta Corte di Giustizia del Coni.

Riguardo gli individui oltre a Cristiano Doni possono rischiare fino a tre anni di squalifica Giuseppe Signori (ex calciatore e all’epoca tecnico di prima categoria), Marco Paoloni (portiere ex Cremonese) Vincenzo Sommese e Vittorio Micolucci (Ascoli), Thomas Manfredini (Atalanta), Antonio Bellavista (ex Bari).

di Enrico Tassotti