Con un goal di De Angelis al 32’ della prima frazione e uno di Malaccari al 90’, l’Avellino espugna il Partenio e sfata il tabù Regia. Qualche recriminazione per un goal annullato nel finale agli ospiti. Avellino-Reggiana 2-0
Dopo l’ottimo punto conquistato allo Zaccheria di Foggia, per l’Avellino di Giovanni Bucaro c’è da affrontare al Partenio-Lombardi il capitolo Reggiana per l’11a giornata del campionato di Prima Divisione Girone A. La squadra allenata da Amedeo Mangone è reduce dalla vittoria in extremis sul Pisa (1-0) e vorrebbe continuare al Partenio la scalata verso posizioni più tranquille. Per la Regia è una gara difficile anche, e soprattutto, per le numerose assenze che tra infortuni e squalifiche privano la formazione emiliana di almeno 4/5 elementi(Lanna, Alessi, Viapiana, Matteini e Rossi solo per citarne qualcuno) di spessore.
Non ci sono grosse novità di rilievo per la formazione biancoverde. Bucaro conferma per
gran parte la squadra che si è ben comportata in quel di Foggia e si limita solo a sostituire lo squalificato Ricci con Stigliano e inserire Millesi, che rientrava dallo squalifica, al posto di Herrera che addirittura, come da consuetudine, quando si gioca al Partenio finisce in tribuna (Bucaro in conferenza stampa confida che il panamense faceva parte della formazione titolare, ma le condizioni del manto erboso appesantito dalla pioggia hanno sconsigliato questa scelte e per Herrera si sono aperti i cancelli della tribuna.). Nel ballottaggio dei moduli la spunta il 4-3-3 anche se, con la duttilità di alcuni interpreti, non è difficile in alcuni frangenti intravedere anche il 4-4-2 (Millesi si abbassa a centrocampo, Malaccari si allarga sulla sinistra, Correa schermo davanti la difesa e D’Angelo più avanzato è la formula che si è vista spesso nella ripresa). Davanti a Fumagalli coppia centrale confermatissima Cardinale–Labriola; sull’out basso a destra Zammuto e a sinistra rientra Stigliano. A centrocampo il trio D’Angelo–Correa e Malaccari. Tridente d’attacco con De Angelis centrale, Millesi sulla destra e Thiam a sinistra.
Sul versante emiliano, Mangone è costretto a delle scelte obbligate. L’unica novità rispetto alle indiscrezioni della vigilia sono dissipate dal non recupero di Iraci, che si accomoda in
panchina; al suo posto l’attaccante sloveno Redzic. L’unica sorpresa rispetto alla vigilia resta il modulo: visto le numerose assenze si era ipotizzato di accantonare il 4-3-1-2 per ritornare al classico 4-4-2 o al più coperto 4-4-1-1, ma Mangone sorprende tutti e con il 4-3-1-2 schiera in porta Silvestri con difesa a 4 composta dai centrali Zini e dal rientrante Mei che prende il posto dello squalificato Lanna. Sull’out basso di destra Aya mentre a sinistra c’è Sperotto. Centrocampo a 3 composto da Bovi, Calzi e Arati con Esposito a supporto della coppia d’attacco Gurma-Redzic.
Prima del fischio d’inizio le squadre osservano un minuto di silenzio per le vittime degli alluvioni in Liguria.
PRIMO TEMPO – L’Avellino parte forte e prova subito a chiudere nell’angolo la Reggiana. E’ veemente l’inizio biancoverde, ma, eccetto uno sterile predominio territoriale, Silvestri non corre grossi pericoli. Il campo scivoloso non aiuta la manovra biancoverde. La Reggiana non corre grossi pericoli e quando può, mette in serie difficoltà la difesa di casa. La prima azione pericolosa è di marca irpina: minuto 12’ Thiam (che spesso si allarga molto sulla sinistra per dar manforte a Malaccari) se ne va ad un avversario in velocità, pallone verso Malaccari che nel fratempo s’era spostato al centro; l’ex atalantino arriva al limite dell’aria e serve l’accorrente De Angelis, botta dell’ex stabiese che però non trova la porta difesa da Silvestri. 17’ la Regia risponde subito. Palla di Esposito per Calzi, il centrocampista granata lascia partire un bolide dagli oltre 30 metri che Fumagalli disinnesca in calcio d’angolo. Gli ospiti ci credono più della formazione biancoverde e provano a sfruttare il loro momento d’oro. 22’ un rimpallo fortuito favorisce lo sloveno Redzic che di testa da due passi prova a beffare Fumagalli, ma il suo colpo di testa è un innocuo passaggio all’estremo difensore di casa. 26’ brutto scontro aereo tra Zammuto e Sperotto: ha la peggio il numero 2 biancoverde che, dopo qualche minuto di cure, è costretto ad alzare bandiera bianca. Al suo posto entra Zappacosta (28’). Nella sfortuna l’Avellino trova il jolly. L’ingresso del baby scuola Atalanta dà nuova linfa al versante destro della squadra biancoverde e sull’asse Zappacosta-Millesi, la Regia comincia a scricchiolare.
32’ l’AVELLINO PASSA IN VANTAGGIO CON DE ANGELIS. Dopo l’ingresso dell’ex Isola Liri, l’Avellino preme molto sul versante destro. La Regia sbanda ma tiene fino al minuto 32’, quando il neo entrato riesce a sfondare sulla fascia e mette un invitante cross dentro, dove s’avventa come un falco De Angelis che di testa supera l’estremo difensore ospite Silvestri vanamente proteso in tuffo. Per De Angelis è una liberazione: non segnava dal minuto 80’ di Avellino-Tritium (1-2 dello scorso 18 settembre). Con questa marcatura l’ex stabiese raggiunge in testa alla classifica dei marcatori irpini il senegalese Thiam a quota 3 (in totale sono 13 centri in 22 presenze con la maglia biancoverde).
La Reggiana prova subito a reagire con Aya che, al 35’, sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Zini, impatta di testa; la sua conclusione si perde alta sulla traversa. Al 44’ Correa ha la palla del 2-0. L’ex Varese ruba palla e s’invola verso la porta emiliana, riesce a saltare in dribbling due difensori ospiti e poi dal limite dell’aria lascia partire un pallonetto che si spegne sul fondo. 46’ ultima azione della prima frazione di marca granata. Cross di Bovi per Guarma, il colpo di testa dell’attaccante emiliano però finisce alto sulla trasversale.
La prima frazione di gioco si chiude con i lupi in vantaggio per 1 rete a 0 grazie alla tredicesima marcatura in maglia biancoverde e terza stagionale del bomber De Angelis. Partita ordinata quella dei lupi che, eccetto qualche sbavatura, ha raramente offerto i fianchi alla formazione ospite e ha capitalizzato al massimo con De Angelis, l’unica vera occasione della prima frazione.
SECONDO TEMPO – Squadre in campo con gli stessi undici di partenza. Parte forte la Regia nella ripresa approfittando del solito avvio soft che l’Avellino accusa nei secondi 45 minuti di gioco. 46’ REGIA VICINISSIMA AL PAREGGIO. Il match riprende con la sfera nei piedi dei calciatori biancoverdi che si fanno soffiare subito la sfera e regalano un angolo in avvio di secondo tempo alla formazione ospite. Alla bandierina va Calzi, palla dentro e incornata del difensore centrale Zini che riesce a sovrastare in elevazione l’opposizione bianco verde, ma la sua conclusione sfiora il montante. L’Avellino scampato il pericolo prova a gestire, ma in avvio patisce clamorosamente la verve, ospita e rischia spesso di collassare sulle folate della formazione emiliana. 61’ azione manovrata della Regia sull’asse Esposito-Guarma con quest’ultimo che serve in area di rigore lo sloveno Redzic, l’attaccante si libera bene della marcatura ma, da posizione invitantissima, non inquadra lo specchio della porta con la disperazione della panchina ospite. Bucaro capisce che è giunto il momento di apportare qualche correttivo.
63’ fuori uno stanchissimo Thiam (per lui tanta corsa e tantissimo lavoro oscuro) e dentro Falzerano per una maggiore copertura sulla fascia sinistra. L’ingresso di Falzerano mette in crisi il settore destro della retroguardia ospite che spesso va in affanno di fronte alle folate dell’ex Salerintana. Al 66’ è proprio il neo entrato Falzerano ad entrare in aria da sinistra e di prima intenzione batte verso la porta granata; Silvestri sicuro blocca la conclusione dell’esterno biancoverde. La risposta granata non si fa attendere. 68’ diagonale di Esposito che sfiora il palo della porta difesa da Fumagalli. 70’ Avellino vicino al 2a0. Azione che si sviluppa a centrocampo da un’invenzione dell’argentino Correa, palla nello spazio per De Angelis; l’ex stabiese serve l’accorrete Millesi, il capitano salta in slalon un avversario e conclude a botta sicura, il pallone finisce di poco fuori. Grossissima occasione fallita dai lupi per chiudere il match.
81’ punizione dal limite per i lupi, alla battuta va Correa, esecuzione perfetta dell’argentino che chiama Silvestri al grande intervento con un tuffo felino alla propria sinistra. Il portiere sventa la minaccia in calcio d’angolo. L’Avellino capisce che è il momento di chiudere il match, la Reggiana è in evidente difficoltà e sembra poter capitolare da un momento all’altro. 83’ azione personale di De Angelis che sfrutta l’eccessiva libertà sulla fascia sinistra e s’invola versa la porta ospite, dopo essersi liberato di tre avversari batte a rete da posizione invitante. La sua conclusione va di poco al lato. E’ l’ultima occasione per l’ex stabiese che, stremato, lascia il posto a Zigoni tra la standing ovation del Partenio-Lombardi. E’ proprio il neo entrato Zigoni che al minuto 85’ fallisce un’altra grossa occasione per chiudere il match. E’ ancora un super ispirato Correa che vede e serve Zigoni in aria di rigore, l’ex rossonero a tu per tu con Silvestri si lascia ipnotizzare dal portiere ospite in uscita e non riesce a superarlo.
86’ LA REGGIANA PAREGGIA MA LA RETE VIENE ANNULLATA. Il calcio spesso insegna che è molto pericoloso non chiudere il match quando se ne ha la possibilità e a volte questo errore può costare caro. La Reggiana scampato il pericolo approfitta di un errore dei lupi e prova a pareggiare, palla dentro di Esposito per Guarma che scattato sul filo del fuorigioco riesce a superare Fumagalli e regalare il pari ai suoi. Ma la rete non viene convalidata per posizione di fuorigioco (molto molto dubbia), rivelata ai danni dell’attaccante emiliano da parte del secondo assistente dell’arbitro (il signor Fabrizio Ernetti di Roma2). La decisione del guardialinee manda su tutte le furie la squadra ospite. 88’ ci prova ancora Zigoni ma la sua conclusione non crea grossi pericoli.
90′ L’AVELLINO RADDOPPIA. Grande percussione centrale di D’Angelo che serve Zigoni, assist per l’accorrente Malaccari, l’ex Atalanta a tu per tu con Silvestri non sbaglia. Per Malaccari è la prima marcatura con la maglia dei lupi e il coronamento di un mese che l’ha visto sempre protagonista. Il 2 a 0 dei lupi mette la parola fine al match. L’Avellino esce dal Partenio-Lombardi tra gli applausi dei pochi supporters presenti e con la Curva Sud già bella carica in vista del derby al Santa Colomba di Benevento nel prossimo match.
L’Avellino finalmente può sorridere, in un sol colpo espugna il Partenio-Lombardi (prima vittoria diurna in questa stagione), sfata il tabù Regia in casa che durava da oltre 20 anni e, approfittando delle sconfitta del Foggia (3a2 a Carpi), stacca i dauni e si assesta a metà classifica a quota 14 a meno 2 dal Como sconfitto a Taranto per 3 a 1. Per i lupi è una giornata abbastanza positiva: dietro rallentano tutte, il Monza (11) pareggia a Lumezzane (0-0), la Spal (10) invece ferma sul proprio terreno la capolista Ternana (0-0), mentre il Benevento (9) perde al Brianteo di Monza contro la Tritium per 2 a 1 e il Pavia (8) cede in casa alla Pro Vercelli per il medesimo risultato 1-2.
Vittoria preziosa in ottica salvezza per la formazione allenata da Giovanni Bucaro. Un altro dato rilevante è che per l’Avellino è la quarta vittoria stagionale e come nelle tre precedenti l’Avellino non ha subito goal. 4 gare senza subire goal che hanno portato 4 vittorie, sarà un caso?
Ottima nell’Avellino le prove di Malaccari, Correa e De Angelis, come al solito generosa quella di D’Angelo, positiva anche quella di Thiam che nonostante si sia visto poco in fase di attacco ha svolto un gran lavoro oscuro rendendosi utile in fase di copertura sulla fascia sinistra e con la sua spinta è stato una spina nel fianco della difesa granata. Da rivedere senz’altro il capitano, tanti troppi errori che non si addicono al suo valore. Ora sotto con il prossimo match, il derby con il Benevento. Match importante e delicato in ottica salvezza, i lupi hanno 5 punti di vantaggio sugli stregoni e nello scontro diretto del Santa Colomba (domenica 13 novembre) potrebbero provare a scrollarsi di dosso definitivamente la compagine di Gianni Simonelli che, nonostante il pessimo avvio, è composta da elementi di valore e di spessore come l’irpino D’Anna, l’ex genoano Signorini e l’ex Avellino Cipriano. Prima del derby però, come ricordato da Bucaro, c’è da onorare la gara di Coppa Italia contro il Latina (mercoledì 9 novembre) nella quale di sicuro ci sarà l’occasione di vedere all’opera quegli elementi che in questo momento stanno trovando poco spazio. Dalle parole di Bucaro è arrivata la conferma che a Latina potrebbe arrivare il momento ufficiale del reintegro di Puleo: “Si penso che a Latina ci sia la possibilità di rivedere in campo Puleo” è stato il commento che ha chiuso la conferenza stampa del trainer biancoverde dopo il match vinto contro la Reggiana.
IL TABELLINO:
AVELLINO-REGGIANA 2:0
Marcatori: 32’ De Angelis, 90’ Malaccari.
AVELLINO (4-3-3): Fumagalli; Zammuto (28′ Zappacosta), Labriola, Cardinale, Stigliano; D’Angelo, Correa, Malaccari; Millesi, De Angelis (83′ Zigoni), Thiam (63′ Falzerano). A disp.: Fortunato, Justino, Porcaro, Lasagna. All.: Bucaro.
REGGIANA (4-3-1-2): Silvestri; Aya, Zini, Mei, Sperotto; Bovi (83’ Marmiroli), Calzi, Arati; Esposito; Gurma, Redzic (71′ Fedi). A disp.: Bellucci, Bettati, Bedogni, Iraci, Doumbia. All.: Mangone.
ARBITRO: Davide Ghersini di Genova.
Guardalinee: Fabrizio Tozzi di Ostia e Fabrizio Ernetti di Roma2.
AMMONITI: Zini (R), Correa (A), Calzi (R), Millesi (A), Sperotto (R), Malaccari (A), Arati (R).
Note:
Angoli: Avellino 2 – Reggiana 8
Spettatori: Un migliaio circa
Recupero: 4’ pt e 2’ st
Pietro Esposito
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