I neroazzurri ottengono ottime indicazioni dalla vittoriosa gara di Champions col Lille. Ritorna al goal Milito, Zanetti è immenso e Alvarez è finalmente sulla giusta strada.

Inter

Inter

Una vittoria più importante di quanto si possa pensare. Un due a uno, quello rifilato dall’Inter al Lille, che scaccia i malumori per la sconfitta contro la Juventus e permette di guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Per gli uomini di Ranieri la vittoria in Champions contro i campioni di Francia in carica è stato un vero e proprio toccasana. Il tecnico capitolino da quando ha preso in mano le redini dell’Inter ha conquistato in Europa tre vittorie su tre, rendendo meno incisiva la sconfitta casalinga col Trabzonspor rimediata sotto l’infelice guida tecnica di Gasperini. La vittoria contro i transalpini ha evidenziato i pregi e i difetti di questa Inter che preferisce vincere giocando male piuttosto che perdere giocando bene.

Un capitano, c’è solo un capitano – Il migliore in campo tra i neroazzurri è stato senza ombra di dubbio Javier Zanetti. Il capitano è tornato nel suo ruolo naturale di terzino destro, complice la contemporanea assenza di Maicon e Nagatomo. Il risultato? Una prestazione stratosferica. Il gioiellino dei transalpini Hazard, classe ’91, non è mai riuscito a saltarlo. Manda in visibilio il “Meazza” quando si invola sulla fascia destra e serve a Milito un assist delizioso: il Principe, che prima di allora aveva fallito l’impossibile, non ha potuto rifiutare questo cadeau. E’ proprio il caso di dirlo: trentotto anni e non sentirli!


Diego, è la Nord che te lo chiede – Come avevamo anticipato, la gara col Lille ha visto anche il ritorno al goal di Diego Alberto Milito. Il Principe era reduce dall’incredibile errore a porta vuota di Bergamo ed era rimasto in dubbio fino all’ultimo per un attacco gastrointestinale avuto nella notte. Dopo due errori clamorosi sottoporta del numero 22 neroazzurro, il pubblico di San Siro ha fatto partire un coro assordante. L’argentino ha risposto mettendo la firma sul 2 a 1 imbeccato perfettamente dal suo connazionale Zanetti.

Scorribande difensive – Con l’arrivo in panca di Claudio Ranieri la retroguardia neroazzurra ha avuto una radicale trasformazione. Un reparto più compatto e organizzato, che nonostante ciò è stato perforato dal Lille con l’ex palermitano De Melo in occasione di un doppio liscio targato Stankovic e Lucio. Un errore senza dubbio evitabile. Il difensore brasiliano dovrebbe pensare più a difendere e meno a partire palla al piede facendo sbilanciare la squadra.

Finalmente Alvarez – Al 70’ minuto Ranieri richiama in panchina l’affaticato Sneijder e manda in campo Alvarez con le solite raccomandazioni:”Verticalizza, non passare indietro”. Il centrocampista argentino ha ripagato con sprazzi di pura classe. Dribbling e assist per i compagni che fanno finalmente capire perché l’Inter ha investito 10 milioni su di lui.

Gianluca Pepe

————————————————————————————
ULTIMA NOVITA’: aperta la Serie D. Collabora con noi per inserire la TUA SCHEDA CALCIATORE, scrivi a redazione@tuttocalciatori.net
————————————————————————————