L’ex giocatore di Leeds e Newcastle è stato trovato senza vita nel suo appartamento.
Gary Speed - foto dalla rete
Un fulmine a ciel sereno ha colpito il mondo sportivo – e non solo – del Galles. Il commissario tecnico della Nazionale dei Dragoni, in carica dal 14 dicembre del 2010, è stato trovato morto questa mattina nella sua abitazione, alle ore 08.08 italiane, in base al comunicato rilasciato dalla polizia del Chelshire. Gary Speed aveva solamente 42 anni, sembrerebbe trattarsi di suicidio, più precisamente di impiccagione. L’ex giocatore aveva guidato la selezione del Galles nel girone di qualificazione ad Euro 2012 vinto poi dall’Inghilterra di Fabio Capello.
Gary Speed, oltre ad essere stato una leggenda del calcio gallese (a lui appartiene il record di presenze, ben 85), è stato anche un calciatore storico del campionato inglese. Solo recentemente è stato superato da Ryan Giggs e dal portiere David James per numero di presenze in Premier League, dove ha giocato fino a 39 anni prima di passare in Championship (la nostra Serie B) con la maglia dello Sheffield United. Nella massima divisione del calcio inglese ha militato nel Leeds United (1988-1996), nell’Everton (1996-1998), nel Newcastle United (1998-2004) e nel Bolton Wanderers (2004-2008).
Bandiera storica del Leeds United, con cui ha collezionato 248 presenze mettendo a segno 39 reti, Speed ha vinto proprio con i biancogialli il campionato inglese nella stagione 1991/1992. Ritiratosi nel 2010, prima di passare sulla panchina della Nazionale gallese, Speed ha allenato lo Sheffield United, ultima formazione con la quale ha giocato. La notizia della sua morte ha sconvolto tutto il mondo del calcio britannico, che per tantissimi anni si era emozionato vedendo quell’instancabile centrocampista con il vizio del gol. Il nome di Gary Speed va purtroppo ad aggiungersi a quelli di altri suicidi legati all’universo del pallone, da Robert Enke, portiere dell’Hannover gettatosi sotto un treno, a Justin Fashanu, trovato senza vita nel maggio del 1998. Finendo con Agostino Di Bartolomei, storica bandiera della Roma, suicidatosi nel 1994.
Emanuele Mastrangeli
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