Alla ripresa degli allenamenti in vista della Spal, torna a parlare il bomber dell’Avellino, Gianluca De Angelis, uno dei protagonisti della vittoria di Pavia: ”Goleador o assistman cambia poco, l’importante è portare a casa punti importanti”
Gianluca De Angelis con 5 goal è il capocannoniere dell'Avellino
L’Avellino è tornato al lavoro dopo l’importante vittoria di Pavia per preparare la sfida contro la disperata Spal, ultima del 2011 sul manto erboso dello stadio Partenio-Lombardi. A presentare la gara contro gli estensi e ad analizzare il buon momento dei lupi si è presentato il bomber Gianluca De Angelis. La serie positiva dell’Avellino è iniziata con il suo ritorno in campo dopo l’infortunio. Per De Angelis le presenze in campionato sono 11 ( per complessivi 821 minuti giocati), al suo attivo 5 goal (3 su rigore) e 4 assist (di cui due nella vittoria di Pavia).
PROLIFICITÀ OFFENSIVA MERITO DI TUTTA LA SQUADRA: l’Avellino è il terzo attacco del campionato con 21 reti, 13 delle quali nelle ultime 6 partite hanno contribuito alla striscia positiva dei lupi. Per De Angelis i tanti goal fatti non sono solo merito del settore avanzato: “Io credo che quando si riesce a fare goal, il merito non è solo delle punte ma di tutta la squadra perchè comunque vuol dire che la squadra gioca meglio, gioca bene. Tutte le azioni partono sempre da dietro e quindi non è merito solo di noi attaccanti, ma credo che vada distribuito su tutta la squadra”.
GOLEADOR O ASSISTMAN L’IMPORTANTE E’ FARE PUNTI: contro il Pavia, per una domenica, ha svestito i panni di goleador e ha indossato quelli di assistman, contribuendo con due assit fondamentali alla vittoria dell’Avellino. Per Gianluca segnare o far segnare è lo stesso, basta che si portano a casa punti importanti: “Sono contento per i due importanti assist. L’importante, come ho sempre detto, è cercare di fare punti; poi se il goal viene sono sempre contento, se non viene e faccio un assist sono un po’ meno contento, ma comunque mi fa piacere. L’importante è che la squadra riesca a portare punti importanti a casa”.
SI PUNTA SEMPRE ALLA SALVEZZA: 22 punti in campionato, più 10 dai play out, meno 3 dai play off, sicuro che l’Avellino punti alla salvezza, oppure è solo eccessiva prudenza dai parte dei lupi: ”No, non è per prudenza perché è proprio quello che ci siamo prefissati ad inizio anno, quello che ci ha chiesto la società, quindi noi puntiamo alla salvezza perché il nostro obiettivo di quest’anno è quello di salvarci il prima possibile”.
ATTENZIONE ALLA SPAL: siamo arrivati all’epilogo del girone di andata, le ultime due gare prima della sosta natalizia. De Angelis invita a non sottovalutare la Spal: “Secondo me sono due partite molto dure perché anche se la Spal è giù nei bassifondi della classifica, credo che sia un’ottima squadra che gioca bene, perché poi ci sono quelle annate dove anche giocando bene non riesci a portare punti a casa. Credo che affronteremo una squadra molto forte e credo che sarà una partita davvero dura. Noi, come ho detto prima, cercheremo di imporre il nostro gioco per cercare di vincere ma soprattutto muovere la classifica”.
CAPITOLO TIFOSI: anche il bomber dell’Avellino affronta il capitolo della scarsa affluenza di pubblico al Partenio-Lombardi: “Parliamoci chiaro, sino ad ora il pubblico ad Avellino è venuto a mancare un po’, vuoi per la pay-tv, vuoi per altro non lo so, però diciamo come media spettatori è un po’ bassa. Mi auguro che in quest’ultima partita del 2011 in casa ci sia almeno un po’ più di gente che magari ci dia una mano a cercare di fare bene e di vincere”.
TANTI GOAL SUBITI NON SOLO PER DEMERITO DELLA DIFESA: terzo attacco ma anche seconda peggiore difesa del torneo. Per l’attaccante biancoverde non è un problema di un solo reparto: ”Non credo che sia solo un problema della difesa. Vale lo stesso discorso fatto per l’attacco, quando si fanno tanti goal il merito è di tutta la squadra, quando si prendono il demerito va distribuito ugualmente fra tutti perché comunque non è che difendono solo i quattro difensori ma la fase difensiva inizia da noi punte che comunque dobbiamo indirizzare in un certo modo la squadra avversaria per non subire tanto. Il calcio è un gioco di squadra quindi si attacca e si difende in 11”.
VIETATO FARE SCALETTE: dopo la Spal c’è il Taranto. Si può ipotizzare una scaletta preferita per arrivare alla sosta. De Angelis non vuol sentir parlare di scalette e avverte: “Al Taranto, credo che sia ancora presto pensarci perchè domenica affrontiamo una squadra, molto forte che comunque gioca anche un buon calcio che però non ha ottenuto risultati. Noi dobbiamo pensare partita dopo partita con la massima concentrazione e cercare di fare più punti possibili magari cercando di vincere domenica e poi andare a Taranto e cercare di vincere anche a Taranto perché comunque il nostro gioco è questo. Non è che noi possiamo pensare di fare scalette, vincere, pareggiare. No. Noi dobbiamo cercare solo di imporre il nostro gioco, di dare sempre il massimo e poi in questo modo credo che verranno anche le vittorie”.
UN GIRONE DOVE A SORPRESA REGNA UN CERTO EQUILIBRIO: l’Avellino è a centro classifica a solo 3 punti dai play off. Analizzando la classifica si vede che il girone è diviso esattamente in due tronconi dove regna un sostanziale equilibrio. In questa situazione i lupi potrebbero pensare di poter cambiare i loro piani iniziali, Gianluca però continua a puntare ad un solo obiettivo: “Noi dobbiamo correre per raggiungere il prima possibile la salvezza, poi mi auguro che quelle sotto continuino a fare meno punti perché significherebbe che la quota salvezza si abbassa. Confesso che nemmeno io mi aspettavo questo tipo di classifica spezzata a metà;questo vuol dire che c’è differenza tra squadre anche se, per quelle che ho incontrato quest’anno, non credo che ci sia tanta differenza tra le prime e le ultime come Monza, lo stesso Viareggio, Pavia, Spal che comunque affrontiamo domenica. Credo che quest’anno ad alcune gira un po’ meglio, ad alcune un po’ peggio. Mi auguro che comunque noi riusciamo sempre a fare bene e portare punti a preziosi a casa.”
Pietro Esposito
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