I catalani battono 4-0 i brasiliani: doppio Messi, Xavi e Fabregas.
Cesc Fabregas e Lionel Messi - foto dalla rete
Trovare l’aggettivo per descrivere il Barcellona di Pep Guardiola può ad oggi risultare esercizio futile. Fate voi, scegliete quello che più vi aggrada, purché la selezione abbia come input logico l’assoluta mancanza di freni. A distanza di due anni, i catalani sono tornati sul tetto del mondo. Nel 2009 non fu così facile avere la meglio sugli argentini dell’Estudiantes de La Plata, che costrinsero l’armata blaugrana a giungere sino ai tempi supplementari per aggiudicarsi gara e coppa. Tutt’altra musica quest’anno: la finale non è mai stata in bilico, mai in dubbio l’esito, il risultato finale. Il Barça ha annientato i campioni della Copa Libertadores del Santos rifilando ben 4 reti (e sarebbero potute essere anche di più) al club paulista.
Il due volte (per ora) pallone d’oro Lionel Messi è stato grande protagonista del match avendo segnato prima la rete che ha aperto le danze, poi quella che ha chiuso i giochi. Nel mezzo i sigilli di Xavi Hernandez e di Cesc Fabregas, oltre a due pali e un numero di giocate di qualità impossibile da tenere a mente. Una vera e propria lezione di calcio in cui anche i due talenti maggiori del Santos, Paulo Henrique Ganso e Neymar, nulla hanno potuto mettere a servizio dei compagni per impedire che la marea blaugrana dilagasse.
“Non so se è imbattibile, di certo il Barcellona è la migliore squadra del Mondo – ha detto Neymar ai microfoni di ‘Globo Tv’ dopo la gara – Oggi, anche noi abbiamo imparato cosa significa giocare al calcio. E’ stata una partita che prendiamo come lezione per migliorarci. Il Barcellona oggi ci ha insegnato come si gioca a calcio“. Per tutto il Santos e i suoi sostenitori può esserci in fondo una magra consolazione: non sono stati i primi a venire annichiliti dagli uomini di Guardiola e, con ogni probabilità, non saranno neppure gli ultimi. Tuttavia, Neymar dà spazio anche a prospettive ricche di fiducia: “Guardiola ha detto che anche loro hanno subito molte sconfitte prima di cominciare a vincere. E’ questo che anche noi del Santos vogliamo fare. Oggi abbiamo perso, ma forse il prossimo anno torneremo qui e saremo noi i campioni”. Sognare è sempre lecito.
Emanuele Mastrangeli
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