Gli azzurri fanno fuori i detentori dell’Inter con una doppietta di Cavani, Destro punisce il Chievo

Cavani

Edinson Cavani (foto dalla rete)

La Coppa Italia 2011/12 conosce tre delle quattro semifinaliste: dopo la qualificazione della Juventus ottenuta ieri sera ai danni della Roma, quest’oggi hanno passato il turno il Siena ed il Napoli che si incontreranno nelle gare di andata e ritorno.

Gli uomini di Sannino hanno vinto con un gol di Destro nella ripresa al Bentegodi di Verona interrompendo il sogno del Chievo di Domenico Di Carlo e continuando a sua volta il suo di sogno. Per i bianconeri senesi si avvicina la clamorosa qualificazione all’Europa League nel caso le altre tre semifinaliste approdassero di diritto all’Europa.

La gara tra Chievo e Siena non è stata delle più emozionanti e si è destata proprio al gol del nazionale under 21 Mattia Destro che ha fatto meglio del suo compagno di reparto in maglia azzurra Alberto Paloschi mettendo dentro il gol vittoria dopo soli 120″ dal suo ingresso in campo.


In serata l’altro match ha visto il Napoli prevalere sull’Inter che nulla ha potuto contro la furia Cavani autore di una doppietta che ha messo Ko gli uomini di Ranieri. Dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0 dove l’unica cosa da segnalare è stato un bruttissimo fallo del nervoso Snejider su Gargano, neanche sanzionato dall’arbitro, la ripresa è stata decisamente migliore e si è sbloccata al 5′: Thiago Motta (ultima partita per lui in nerazzurro?) si è fatto soffiare palla al limite dell’area da parte di Cavani, poi è andato a commetter fallo sullo stesso attaccante uruguagio provocando il penalty.

Cavani si è presentato sul dischetto dimenticando l’errore di domenica contro il Siena e ha messo alle spalle di Castellazzi. Sull’1-0 la partita è diventata più emozionate e l’Inter ha cercato di raddrizzare il risultato con il redivivo Snejider, autore di un paio di tiri pericolosi. In pieno recupero, con i nerazzurri sbilanciati in avanti, arriva il gol del 2-0 con Cavani che supera prima Ranocchia e poi elude l’intervento di Castellazzi mettendo dentro il raddoppio.

Enrico Tassotti