Il tecnico presenta la sfida del turno infrasettimanale contro il Palermo e deve dire addio a Thiago Motta

Claudio Ranieri

Claudio Ranieri - foto dalla rete

Il mercato ha parlato, con Thiago Motta ceduto al Paris Saint Germain, Sulley Muntari andato al Milan con sei mesi di anticipo, e Philippe Coutinho mandato a farsi le ossa in Cataluña, all’Espanyol. Ma per l’Inter la sessione invernale di riparazione non si è trattata solo di cessioni, ma anche di acquisti importanti.

Come quello di Fredy Guarìn, duttile centrocampista che può fungere da esterno di centrocampo, prelevato dal Porto. Il colombiano non sarà disponibile per la Champions League, avendola già disputata quest’anno proprio coi Dragoes, che guidò nella scorsa stagione alla conquista dell’Europa League con prestazioni maiuscole. In questa prima parte di stagione è stato fuori rosa per divergenze con la società.


Il centrocampo, reparto come noto più in difficoltà, è stato puntellato con gli ingaggi di Angelo Palombo e Juraj Kucka. Entrambi sono in arrivo da Genova: il primo proviene dalla Sampdoria; il secondo dal Genoa a titolo temporaneo in attesa di discutere a giugno della comproprietà.

Il mercato ha parlato, ma lo ha fatto anche Claudio Ranieri, nella conferenza stampa di presentazione del match contro il Palermo, valido per la 21^ giornata di Serie A. Il tecnico capitolino comincia parlando di Wesley Sneijder e delle difficoltà che l’olandese trova nell’adattarsi al suo 4-4-2:”I giocatori importanti devono giocare ma serve un equilibrio, ci sto provando. Non è un problema, il difficile è inserire gente come Wesley o Forlan nel tessuto della squadra, se loro ci entrano possiamo fare meglio altrimenti metto la squadra che lotta e corre di più, non ci penso due volte“.

Ranieri continua parlando delle difficoltà tattiche della sua squadra, con un elogio indiretto a Josè Mourinho:”Wesley ha sempre un po’ fatto la seconda punta perché ama stare tra le linee, lavorare per l’attacco, ma o hai una squadra disposta a far tutte e due le fasi si può altrimenti scoppi, Mourinho fece quadrare il cerchio alla grande con Eto’o, Pandev e Zanetti larghi, ma Sneijder era anche sempre lì a prendere palla tra le linee. Ma questa non è l’Inter del triplete e dobbiamo adoperarci tutti per far bene, avete visto che richiamavo le punte e Alvarez a Lecce“.

Chiusura totalmente dedicata al neo-arrivato Guarìn:”E’ un buon giocatore, struttura importante, ha qualità e forza fisica, ci darà una grossa mano e mi auguro che possa essere pronto al più presto“.

Gianluca Pepe