Il terzo portiere dei Reds che in semifinale aveva parato un rigore con dedica al figlio Luca, morto di leucemia, gioca titolare e conquista la finale.
Vi avevamo raccontato (link) la storia commovente di Bradley Jones, detto Brad, terzo portiere del Liverpool che, nelle semifinali di FA Cup, aveva parato un calcio di rigore, dopo essere entrato in campo a seguito dell’espulsione dell’ex romanista Doni, e del suo dito al cielo per dedicarlo al figlio Luca, morto di leucemia.
Sei giorni prima di quella partita era diventato di nuovo padre, perché la compagna Dani aveva dato alla luce il piccolo Nico Luca.
Ieri sera, Brad è stato schierato per la prima volta da titolare con la maglia dei Reds, in uno stadio che solo a nominarlo mette i brividi, Wembley.
L’avversario era uno dei peggiori che potessero capitare ai ragazzi di Kenny Dalglish. Dall’altra parte del campo, infatti, c’erano le maglie blu dell’Everton, i rivali cittadini del Liverpool: giocare il derby in una partita secca, a eliminazione diretta, con in palio la finale di Coppa d’Inghilterra, non può essere facile.
E facile non è stato. L’Everton, infatti, è passato in vantaggio a sorpresa, al 24’ con un gol di Jelavic. Il Liverpool sembrava atterrito dal gol preso, non riusciva più a costruire un’azione offensiva per tutto il primo tempo. Ma, nella seconda metà della gara, arrivava la rimonta, prima con la rete siglata dall’uruguaiano Luis Suarez che insaccava di testa, poi con il gigante Andy Carroll che, a tre minuti dal termine, evita il replay della semifinale infilando in porta un bolide su assist di Bellamy.
La gioia dei giocatori del Liverpool è incontenibile. Brad Jones si inginocchia in terra con le braccia alzate al cielo e bacia il prato di Wembley, prima di venire sepolto dai suoi compagni festanti guidati proprio da Reina, il portiere titolare corso subito ad abbracciarlo al triplice fischio dell’arbitro. Probabilmente Reina si riprenderà il suo ruolo da titolare, Doni quello da secondo portiere e Jones tornerà a fare il terzo portiere silenzioso, ma la sua storia rimane una delle più belle che il calcio ci ha raccontato negli ultimi tempi. Sarebbe bello, certo, se potesse giocare la finale del 5 maggio e, magari, alzare al cielo la Coppa d’Inghilterra, uno dei trofei più prestigiosi del mondo, ma per una favola quanto accaduto a Brad Jones è già più che sufficiente.
Emanuele Giulianelli