Velocità, tecnica e imprevedibilità! Queste le qualità principali di Luis Muriel, il talento colombiano che sta facendo impazzire Lecce e che sicuramente dall’anno prossimo farà le fortune dell’Udinese.

Il talento colombiano Luis Muriel esulta dopo un gol messo a segno con la maglia della nazionale colombiana (foto della rete)
L’Udinese è senza dubbio una delle società italiane più all’avanguardia dal punto di vista dello “scouting”: osservatori molto preparati e competenti viaggiano tutto l’anno alla ricerca di giovani talenti “low cost”, giocatori che solitamente si comprano a “poco” e si vendono dopo qualche anno a “tanto”. Da anni infatti la famiglia Pozzo scopre in giro per il mondo piccoli campioni in erba, semi sconosciuti ai più, e li trasforma nel giro di qualche anno in “top player”, in talenti che, in un periodo di “fair play” finanziario, fanno in primis la fortuna delle casse societarie (questo dato acquista valenza considerando che il budget delle squadre italiane, e non solo, è attualmente ai minimi storici).
Lo scorso anno dopo la cessione al Barcellona di Alexis Sanchez (attaccante cileno comprato per pochi “spiccioli” e venduto “a suon di milioni”), alcuni nell’ambiente friulano storsero il naso e palesarono non poche perplessità. Motivo? La società non è riuscita a rimpiazzare a dovere il giovane cileno e non ha investito adeguatamente il tesoretto accumulato in estate dalla sua cessione ai blaugrana. Questi tifosi non avevano tutti i torti: anche quest’anno i friulani stanno facendo sì un ottimo campionato, ma in attacco sono ancora troppo dipendenti dalle giocate di un 34 enne come Antonio di Natale. Se l’attaccante napoletano non segna o si imbatte in una giornata no, il “giocattolo Udinese” si inceppa e ne esce poco competitivo. Questo è palese, è un dato di fatto.
Pochi però sapevano che nel frattempo la famiglia Pozzo aveva bloccato da circa un annetto Luis Muriel, un vero e proprio progetto di campione, uno che non farà rimpiangere Totò.
Luis Muriel nasce in Colombia il 18 Aprile 1991. Dopo alcune esperienze nel suo Paese, l’estate scorsa si mette in evidenza con la maglia della sua nazionale: nel mondiale Under 20 il giovane attaccante timbra il cartellino ben 4 volte sfoggiando prestazioni che non passarono indifferenti agli addetti ai lavori. Insomma l‘Udinese che, come detto, aveva già bloccato questa giovane punta, portando avanti questa operazione di mercato ha dato dimostrazione, se ancora ce ne fosse stato bisogno, di essere una delle società più attive, competenti e scaltre nel mercato mondiale. Dopo un prestito in Spagna al Granada (squadra gestita proprio dalla famiglia Pozzo), ecco lo sbarco nella nostra Serie A: finalmente Muriel inizia ad esibire le sue qualità in palcoscenici importanti, quelli che fin da subito dimostra ampiamente di meritare.
Nell’annata attuale l’Udinese decide di far maturare il suo gioiellino in prestito al Lecce. Qui dopo un primo periodo di fisiologico adattamento, l’attaccante colombiano sta mostrando tutte le sue immense qualità e si sta impegnando, a suon di giocate e gol, per portare i pugliesi ad una salvezza insperata fino a poco tempo fa. Dotato di un fisico snello e brevilineo (178 cm x 79 Kg), il colombiano ha nella velocità e nella tecnica i suoi attributi fondamentali. Appena parte palla al piede diventa imprendibile e quando punta la difesa avversaria non sai mai cosa aspettarti in quanto questo giovane attaccante fa dell’imprevedibilità una delle sue armi migliori.
Tutto questo è sintomo di una serenità e di una leggerezza psicologica che lo caratterizzano ogni volta che entra in campo, qualità che, unite ad una personalità che senza dubbio non manca, possono portarlo veramente in alto. Parlavamo di personalità appunto: Muriel è un giocatore che non si nasconde mai, cerca sempre la palla, cerca di aiutare i compagni e di essere perennemente al centro del gioco; è come se fosse consapevole che con le sue enormi capacità possa veramente dare un contributo importante ai propri compagni. Difetti? Probabilmente, e questo dopotutto caratterizza la maggior parte dei giovani attaccanti sudamericani, dovrebbe migliorare sotto porta nelle conclusioni a rete. Luis, infatti, ha sbagliato qualche gol di troppo quest’anno anche se siamo sicuri che ciò sia dovuto all’età e ad una frenesia che naturalmente prende in certe situazioni di gioco e che si supera col tempo e l’esperienza.
Questo è Luis Muriel. Un giocatore che l’anno prossimo tornerà nella sua vera “casa”, l’ Udinese; tanti però sono pronti a scommettere che la sua permanenza al Friuli non sarà molto lunga: già da qualche settimana si vocifera di un interesse concreto nei suoi confronti delle principali società italiane come Juventus, Inter e Milan. Spesso infatti osservatori di queste tre squadre, e non solo, erano presenti allo stadio “Via del Mare” di Lecce per ammirare questo fenomeno. Il suo futuro si prospetta quindi molto roseo e ricco di successi: lui dalla sua dovrà cercare di rimanere sempre sè stesso e giocare con quella spensieratezza e quell’irrazionalità che positivamente lo contraddistinguono; poi saranno i suoi piedi e le sue indiscutibili qualità tecniche a fare il resto. Nel frattempo a Udine “gongolano” ammirando quotidianamente l’esponenziale crescita del loro ragazzo e Muriel si gode i paragoni che nei suoi confronti già si sprecano. Qualche tempo fa Serse Cosmi, suo attuale allenatore a Lecce, così si espresse riferendosi al giovane attaccante colombiano: “Mi ricorda molto Ronaldo…..”. Chapeau!
Nicola Ledri