Da Adriano a Gutierrez, la classifica – tra serio e faceto – dei cinque calciatori più “esuberanti” attualmente in circolazione

Eric Cantona

Eric Cantona (Foto dalla rete)

Il calcio è uno sport che attira milioni di persone. Quelle che affollano gli stadi di tutto il mondo e quelle che restano comode sul divano di casa grazie alle pay TV boicotterebbero senza ombra di dubbio i risultati già scritti. Il calcio è spettacolo: che noia le squadre che fanno barricate e cercano di affidarsi ai contropiede. Che noia le squadre che fanno girare il pallone nella propria metà campo e contare a fine partita una percentuale alta di possesso palla e un numero esiguo di tiri in porta. Chi ha capito tutto questo è stato Eric Cantona, ex attaccante francese, attuale dirigente dei New York Cosmos. Un calciatore dal talento incredibile, ma dal carattere piuttosto difficile. Vederlo segnare goal bellissimi era frequente quasi quanto vedergli compiere dei gesti non proprio ortodossi dentro e fuori dal campo.

“Darei tutto lo Champagne che ho bevuto nella mia vita per poter giocare al suo fianco in una partita di Champions League all’Old Trafford.”

George Best

Il più eclatante è il calcio stile kung-fu rifilato a Matthew Simmons, semplice tifoso accorso allo stadio durante un Manchester United – Crystal Palace del 1995, colpevole di aver offeso l’attaccante francese quando quest’ultimo si avviava verso gli spogliatoi dopo essere stato espulso.

Aveva 21 anni, al quarto campionato con la maglia dell’Auxerre: cazzotto in bocca al suo portiere. Squalificato. Rientrò, giocò da dio: miglior calciatore del torneo. Un altro folle come lui, Bernard Tapie, lo portò al Marsiglia. Poche settimane dopo la convocazione in Nazionale e il litigio con il commissario tecnico, Henry Michel. Eric aspettò la prima intervista: ‘Non me ne frega niente, lui è una persona di merda, il peggior tecnico della storia’. In campionato prese a pallonate un arbitro. A un altro gli lanciò la maglietta addosso: sospeso a tempo indeterminato. Riprese e quando andò a ritirare lo stipendio da Tapie gli mollò un ceffone. Via a Bordeaux, fuggito dopo quattro mesi. A Montpellier prese a schiaffi un compagno. A Nimes ancora una pallonata a un arbitro che l’aveva appena ammonito. La Federazione francese lo convocò per chiarire, lui si presentò davanti alla commissione disciplinare solo per insultare tutti.

Beppe Di Corrado – Il Foglio

 

Tanti novelli Cantona calcano i campi delle principali categoria europee e non. Tuttocalciatori.net ha voluto stilare una classifica dei cinque calciatori che più assomigliano al grande ex attaccante francese, seguendo due criteri che altro non sono che la vita di Cantona racchiusa in due parole: genio e follia.

1 – Adriano. Adriano Leite Ribeiro, noto semplicemente come Adriano, sembrava essere un attaccante coi fiocchi e i controfiocchi. Aveva fatto benissimo con Fiorentina e Parma, ed aveva iniziato a fare la differenza anche con la maglia dell’Inter prima di essere fermato da problemi di natura personale. Prima la scomparsa del padre, poi la depressione ed infine un amore non corrisposto per il cibo e l’alcool. Le notti insonni hanno influito sul suo rendimento e sul suo peso. L’ex Imperatore è attualmente svincolato dopo le travagliate esperienze con Roma e Corinthians.

2 – Mario Balotelli. Italiano, giovane e forte. Qualcosa di strano, perdonateci l’autoironia, deve esserci per forza. E in effetti cercare il pelo nell’uovo non è tanto difficile: Mario ha un caratteraccio. Ha soli 21 anni, ha un talento immenso ma dentro al campo alterna giocate da campione ad espulsioni ingiustificabili e fuori dal rettangolo verde la sua vita privata è alquanto strana. In Inghilterra mentono dicendo di volerlo farlo tornare in Italia: la sua assidua presenza sulle prime pagine dei tabloid sta risolvendo i problemi dell’editoria.


3 – Luis Alberto Suarez. Uruguaiano, classe ’87, gioca nel Liverpool e nella Nazionale dell’Uruguay con ottimi risultati. Attaccante molto rapido e freddo sotto porta, è stato eletto miglior giocatore della Coppa America 2011. El Pistolero però trova qualche problema di troppo con i propri allenatori e con i calciatori avversari. In Olanda si fece conoscere per un morso a Bakkal durante un Ajax – Psv. Quest’anno è finito nella gogna mediatica per via della mancata stretta di mano a Patrice Evra. Suarez aveva in precedenza rivolto ad Evra offese di stampo razzista ed era stato squalificato per 8 giornate.

4 – Mauro Zarate. Nato in Argentina nell’87, Zarate kid è una seconda punta dall’estro incredibile. Ma spesso si intestardisce e cerca di dribblare se stesso finendo per perdere la palla e la fiducia degli allenatori, coi quali litiga sovente. Se mettesse la testa a posto sarebbe un calciatore fortissimo. Peccato che non passare la palla e far arrabbiare i propri mister gli piace quanto farsi fotografie con pose assurde.

5 – Teofilo Gutiérrez. In pochi lo conosceranno. Ma quelli che hanno avuto il piacere di vederlo giocare sanno che si tratta di un calciatore davvero forte, che fa benissimo in Argentina e farebbe altrettanto in Europa. Nazionale colombiano, Gutiérrez è un attaccante che ha siglato quest’anno 19 goal in 33 partite con la maglia del Racing Avellaneda, squadra che milita nella massima serie argentina. Dopo essere stato espulso nella gara persa 4-1 contro l’Independiente, Gutièrrez negli spogliatoi ha minacciato il proprio compagno Saja con una pistola ad aria compressa, prima di abbandonare lo stadio in taxi. E’ molto credente,  ma in alcune circostanze sembra abbandonato totalmente dalla Provvidenza.

Gianluca Pepe