TuttoCalciatori.Net ha raggiunto il ritiro del Cittadella ed ha intervistato uno dei suoi giovani: Massimiliano Busellato

Massimiliano Busellato (foto dalla rete)
Abbiamo raggiunto il Cittadella, in ritiro in questi giorni a Bertoldi di Lavarone, per intervistare un giovane molto interessante, dotato di grandi qualità ma allo stesso tempo umile, maturo e simpatico. Massimiliano Busellato nasce il 23 aprile 1993 a Bassano del Grappa. Inizia sin da piccolo a giocare a calcio e dopo aver militato nella squadra della sua città, all’età di nove anni viene scovato e portato al Cittadella, compagine dove milita tutt’ora.
Dopo la trafila con le giovanili granata, la scorsa stagione il giovane centrocampista esordisce in prima squadra diventando in brevissimo tempo pedina fondamentale dello scacchiere di mister Foscarini con 27 presenze e 3 reti.Viste le ottime prestazioni in campionato partecipa a degli stage con le nazionali giovanili e viene notato da mister Alberigo Evani che lo porta subito con sé nella selezione Under 19 dove esordisce durante un’amichevole con Israele lasciando pure il segno timbrando il cartellino.
Come siete ripartiti dopo le vacanze?
E’ abbastanza dura, è cambiato il modo di lavorare. Abbiamo caricato sin dal primo giorno quindi la fatica si è fatta subito sentire.”
Avete iniziato con entusiasmo?
“Sì, soprattutto perché siamo lo stesso gruppo dell’anno scorso, a parte tre innesti. Ci conosciamo già tutti ed è stato molto bello ritrovarsi.”
04 gennaio 2012, cosa ti ricorda questa data?
“Beh il mio primo gol. E’ stata una gioia immensa.”
Esordio in Nazionale under 19 con gol, meglio non si poteva cominciare…
“Veramente! La Nazionale era una cosa che mi stava molto a cuore, perché non ero mai riuscito ad arrivarci. Era e resta un mio pallino. L’anno scorso ho avuto la fortuna di fare un paio di stage, a mister Evani ed Arrigo Sacchi sono piaciuto subito ed è andata bene.”
Con mister Evani come ti sei trovato?
“Ho instaurato da subito un ottimo rapporto. E’più riservato rispetto a mister Foscarini, ma anche con lui mi trovo a mio agio. Dice quello che pensa e non si nasconde dietro a nulla. Un grande allenatore!”
Foscarini: ottava stagione e quinta consecutiva in B a Cittadella. Rapporto mister-società da record…
“Sono i numeri a parlare in questo caso.Penso che il mister qui si trovi veramente bene. Aveva anche possibilità di cambiare, ma ha preferito restare. C’è feeling tra squadra mister e società. Ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore, sotto la sua sapiente guida sono nati e rinati grandi giocatori. redo che questo sia il suo ambiente ideale.”
Quest’anno si celebra il 40° anniversario della nascita del Cittadella. Cosa intende regalare alla società Massimiliano Busellato?
“Quest’anno spero di giocare e sicuramente mi metterò a disposizione della squadra come ho sempre fatto.Il gruppo è la cosa più importante, quindi spero la squadra faccia bene. Il risultato del collettivo viene prima dei traguardi personali. Porsi grandi obiettivi non è da me, andiamo avanti un passo alla volta e a fine stagione tireremo le somme.”
Umile, coraggioso, tecnico e determinato. Ti ritrovi in questi quattro aggettivi?
“In tre si, nella tecnica non tanto (ride, ndr)!”
Beh a vedere le prestazioni non sembra tu abbia problemi nel trattare il pallone…
“Si ma devo migliorare. Preferisco giocare con Paolucci e Baselli perché passo la palla a loro e poi se la sbrigano da soli (ride, ndr). Quando devo impostare ho un po’ di difficoltà.”
Devi ringraziare qualcuno per essere arrivato sin qui?
“Tutti gli allenatori che ho incontrato finora. Inoltre grande merito va ai miei genitori! Mia madre ogni giorno faceva 30 km per portarmi al campo di allenamento. Sia mia madre che mio padre hanno fatto grandi sacrifici e spero di continuare a ripagare tutti i loro sforzi.”
Cosa significa per te Cittadella?
“Cittadella è la mia seconda famiglia. Sono qui da quando avevo nove anni, in pratica sono cresciuto qui. Ho cambiato tanti compagni di squadra ed ho conosciuto tantissime persone. E’ un grande ambiente, ti senti partecipe in prima persona di un progetto a lungo termine con ottima programmazione.”
Approvi questa nuova politica dettata dalla crisi economica: meno investimenti prima squadra, più investimenti settore giovanile? Se si, non credi ci si sarebbe dovuti arrivare prima?
“In Italia siamo arrivati davvero tardi ad attuare questa politica societaria, all’estero ti buttano in mezzo alla mischia a 16-17 anni. La carta d’identità conta poco, quando uno se lo merita deve giocare. E’ giusto investire nei settori giovanili, sul lungo periodo è economicamente conveniente per le società.Importante inoltre investire sugli istruttori e credere di più nei giovani.”
L’avversario che ti ha impressionato di più e vorresti in squadra con te.
“Mi hanno impressionato due giocatori:Verratti e Jovetic. Sono due top player che in qualunque squadra possono fare la differenza. Sarà difficilissimo vederli qui a Cittedella (ride, ndr) visto gli sviluppi delle rispettive carriere.”
Biraghi, Sosa, Coly.Chi ti ha stupito di più dei nuovi arrivi?
“La fisicità di Coly mi ha impressionato.Forza fisica stratosferica”
Quale sarà la squadra rivelazione del prossimo campionato?
“Si sente molto parlare della Pro Vercelli, ha giovani molto interessanti.”
Con quale compagno hai legato di più?
“Principalmente con i veneti,è un feeling che viene da sé.Pellizzer abita ad un chilometro di distanza da me e viene facile fare il suo nome. Mi trovo bene anche con Di Carmine e Baselli, sono due casinisti (ride, ndr).
Bjelanovic, manca solo l’ufficialità. Lo state aspettando?
“Gran giocatore.Lo vedevo giocare ancora quando facevo il raccattapalle a bordo campo.Fa molto piacere arrivino giocatori che non mollano mai e corrono dietro ogni pallone. Sicuramente ci sarà spazio per tutti nell’arco dell’intera stagione.
Un saluti ai tifosi..
“Li invito a venire allo stadio il più numerosi possibile perché abbiamo bisogno del loro apporto. L’hanno scorso non ci hanno mai fatto mancare il supporto. Li aspettiamo al Tombolato!!”
Michele Zomer