L’ex centrocampista rossonero, ora al Sion, dice la sua sul calcioscommesse ma anche di Vieri e dei talenti italiani migrati all’estero.

Gennaro Gattuso

Gennaro Gattuso (foto dalla rete)

Ormai è più puntuale di un mensile l’ex-gladiatore rossonero Gennaro Gattuso. Le sue dichiarazioni riguardanti il calcio italiano (non solo rossonero), non si fanno attendere più del necessario. Durante la sua ultima intervista, andata in onda ieri a “5 minuti di recupero” (focus sportivo in onda ogni domenica, dopo il TG1) si espone principalmente sui temi roventi del calcioscommesse, mettendo l’accento sulle condanne scaturite dal secondo grado del processo lampo, scagionando difatti l’allenatore bianconero Antonio Conte.

Questo il testo delle esternazioni: “Penso che, nella vicenda del Calcioscommesse, sia stato fatto un po’ di casino. In una conferenza stampa ho visto Conte molto arrabbiato, ma con una carica incredibile. E’ un controsenso farlo allenare, ma penso che non sia stato giusto condannarlo, perché alla fine i giocatori del Siena hanno smentito Carobbio. E poi, a Conte come agli altri giocatori non hanno dato la possibilità di difendersi“.


Interessanti anche le parole che il centrocampista dedica alla sentenza che ha condannato l’Inter a pagare 1 milione di Euro per aver pedinato illegalmente Christian Vieri, all’epoca dei fatti tesserato nerazzurro: “Il pedinamento a Vieri? Si sapevano certe cose – ha affermato il centrocampista ora del Sion – Tante società, e non solo in Italia, adottano questo metodo. Io non so se sono stato pedinato: ho vissuto bene, vivo bene e non mi creerebbe nessun problema esserlo.

Penso che i club debbano prendere informazioni sui calciatori prima di comprarli“. In ultima battuta, alcune considerazioni sull’esodo di talenti dall’Italia all’estero, soffermandosi sulla sua ex-squadra: “In questo momento, dopo la partenza di gente come Ibra e Thiago Silva, c’é stato un ridimensionamento: bisogna aspettare. I campioni torneranno in Italia. Anche perché, nel nostro Paese si vive bene“.

Mariano Fioretto