Il tecnico della Nazionale italiana Cesare Prandelli sa che non può snobbare l’amichevole contro i transalpini anche per una questione di prestigio internazionale.
Cesare Prandelli in vista dell’amichevole di lusso contro la Francia guidata da Didier Deshamps a Parma sa che non può prendere sottogamba una gara che si gioca contro un avversario che ha un certo prestigio e allora cerca di motivare i suoi trovando spunti di riflessione sulla stessa: “L’amichevole conta per il ranking e può essere importante perché è una gara contro un avversario importante. Diciamo che la classifica non conta, ma poi la guardano tutti. I giovani che scenderanno in campo dovranno dare entusiasmo e qualità”.
Lo stesso tecnico si aspetta dalla squadra conferme importanti soprattutto dal punto di vista del gioco. Al Tardini potrebbe trovare spazio anche chi nelle ultime settimane ha giocato poco con il proprio club: “Ho provato Balotelli e Destro perché sono gli unici con Giaccherini a non aver giocato novanta minuti, quindi li ho fatti lavorare un po’ di più. L’idea comunque è provare un fronte d’attacco inedito”.
Il Ct ha anche commentato l’esclusione dai convocati di Daniele De Rossi dopo l’espulsione rimediata nel derby con la Lazio costata al centrocampista della Roma tre giornate di squalifica: ”Non l’ho sentito, ma non ho timori su di lui in chiave Mondiale. Anzi, questa punizione servirà esattamente a quello, a non ripetere certi errori. Daniele è troppo tifoso, quando si carica delle responsabilità va fuori giri. Deve trovare equilibrio: ha firmato da poco un contratto importante e sarà capitano a lungo”.
Al Tardini ci sarà invece Mario Balotelli, che negli ultimi tempi fatica a trovare spazio nel Manchester City: ”E’ preoccupato dall’esclusione di Mancini – ha rivelato Prandelli – che ha esclusivamente motivi tecnici. Non la prende sottogamba, perché Mancini vede più in forma gli altri. Ma tra due giorni ha già un’occasione”. Poi una battuta anche sulla possibilità in futuro per i tecnici di assistere dalla tribuna alle gare: “Può essere il futuro dell’allenatore. Vedi bene la situazione, e non trasmetti le ansie. Certo, servono adatti strumenti di comunicazione con la panchina. Ma può essere il futuro”.
