Nona puntata della rubrica di TuttoCalciatori.Net “LO SVINCOLATO” dedicata ai calciatori in cerca di una sistemazione.

Marroncelli Gianluca

Gianluca Marroncelli

Per il nono appuntamento della rubrica “LO SVINCOLATO, TuttoCalciatori.Net ha intervistato Gianluca Marroncelli, calciatore di esperienza entrato nello status di svincolato in questo mese di dicembre. Gianluca è un centrocampista che può vantare un numero di gol considerevole nella sua carriera, oltre 50!, che per un uomo di metà campo sono un biglietto da visita di tutto rispetto.

Ciao Gianluca, da pochi giorni sei entrato nello status di svincolato, è stata una tua scelta o della società dove hai militato fino ad ora?
“Salve a tutti e grazie per lo spazio che mi dedicate..Quest anno ho iniziato nello Sporting Ortona, formazione del campionato di Eccellenza Abruzzo,  dove ho conosciuto un allenatore che farà sicuramente un’ottima carriera: Stefano Bellè che da giocatore non ha bisogno di presentazioni. Le premesse erano buone con una squadra composta da ottimi giocatori, un mix di giovani di sicuro avvenire ed esperti di qualità ma qualcosa in ambito societario non ha funzionato. Nonostante le mille difficoltà siamo riusciti a fare buoni risultati soprattutto fuori casa. E in questa finestra di mercato abbiamo lasciato la società, decisione inevitabile”.

Hai giocato prevalentemente nei campionati di Eccellenza mentre la D l’hai affrontata all’inizio di carriera; senti che quelli regionali siano ormai i tornei che puoi affrontare oppure pensi di poter tornare in categorie superiori?
“La mia carriera si è sviluppata soprattutto nei campionati di Eccellenza tra Abruzzo, Lazio e Molise, ma all’inizio di essa ho assaporato anche la vecchia C-2 con 15 presenze grazie a mister Donati e negli anni successivi mi sono ritrovato a disputare due campionati di serie D con Renato Curi Angolana e Civita Castellana. Io trovo che non ci sia molta differenza tra un’ottima Eccellenza ed una D, se non a livello di organizzazione societaria e preparazione fisica”.


Delle tante stagioni giocate quale è quella che ricordi maggiormente?
“Sicuramente ho avuto la fortuna di giocare in piazze importanti come Francavilla, dove perdemmo il campionato di Eccellenza abruzzese per pochi punti o Santa croce di Magliano dove con la Turris abbiamo lottato fino all’ultima giornata con l’ Isernia che poi è approdata in serie D. Ci sono, poi, due stagioni indimenticabili per me con il Guglionesi, sempre in Molise, nella stagione 2006-07 dove oltre a giocarci il campionato con Agnonese e Trivento ho realizzato la bellezza di 10 gol, la stagione piu prolifica dal punto di vista dei miei gol. Non posso non citare anche l’anno scorso con il San Salvo dove da dicembre ho realizzato cinque gol trovando forse una delle migliori società nel panorama calcistico dei dilettanti”.

Sei un calciatore di grande esperienza che ha alle spalle una carriera ultra decennale, cosa puoi ancora dare al mondo del calcio?
“Si, è vero, ho maturato una grande esperienza e grazie a questa credo di poter trasmettere molto ai giovani anche perchè la voglia e soprattutto la volontà è la sempre la stessa”.

Perché una società dovrebbe ingaggiare Gianluca Marroncelli?
“Beh forse perchè qualità ed esperienza potrebbero servire a qualche società in difficoltà in questo momento del campionato”.

Quale è la posizione che prediligi in campo?
Spesso mi hanno utilizzato da regista davanti la difesa. Qualche mister mi ha spostato piu avanti da mezz’ala perchè ho in buon tiro e l’ultimo passaggio. Diciamo che sono un “tuttocampista”, mi piace questa espressione, l’ho letta qualche giorno fa a proposito di un giocatore e si addice alle mie qualità”.

Sei un centrocampista che ha un feeling con il gol (più di 50 gol in carriera), ti reputi più calciatore offensivo o prediligi gli inserimenti da dietro?
“In ogni stagione ho sempre avuto la fortuna di andare in gol: spesso ho segnato su punizione o con tiri da fuori, credo sia questa una delle mie migliori qualità, il tiro. Se devo scegliere preferisco partire da dietro, non ho quella rapidità del classico trequartista”.

Non sei andato mai oltre i campionati dilettanti, ti sei chiesto come mai non sei riuscito ad arrivare nel professionismo?
“Come ho giá detto in precedenza, il professionismo l’ho assaggiato agli albori della mia carriera ma per una serie di motivi ho giocato quasi sempre nei dilettanti e certamente questa è la mia realtà oramai, e ne sono felice”.

Pensi che la regola degli under ti abbia un po’ penalizzato nelle ultime stagioni?
“Gli under fortunatamente non vengono impiegati in ruoli complicati come il mio ma credo sia una regola sbagliata perchè molti giovani non sono pronti e negli anni successivi vengono abbandonati perchè non sono nè esperti nè giovani”.

Grazie per la disponibilità ed in bocca al lupo per il futuro.
Grazie a voi e crepi il lupo!!!

Enrico Tassotti

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