Il direttore sportivo clivense Giovanni Sartori rilascia dichiarazioni a 360 gradi sul mercato dei gialloblu

Francesco Acerbi in azione con la casacca gialloblu (foto della rete)

Francesco Acerbi in azione con la casacca gialloblu (foto della rete)

Il solito mercato, oculato, mirato, che non stravolge mai la squadra e i piani del tecnico. Anche nell’ ultima sessione Giovanni Sartori ha saputo fare di necessità virtù, come sempre del resto. Tutti i reparti hanno visto delle uscite verso altre squadre e, pertanto, sono stati puntellati con innesti di qualità e rigorosamente dai costi contenuti.

Vi riportiamo l’intervista tratta da Tuttochievoverona.it, nella quale il “Ds” fa un riepilogo del mercato appena portato al termine, un mese di trattative condizionato radicalmente da tre fattori: “Il primo è rappresentato dalla volontà di partire da parte di Sorrentino; il secondo dagli infortuni di Sardo e Dramé; il terzo, invece, dalla volontà di coloro che giocavano poco di andare a giocare altrove”.

Fatta questa doverosa anticipazione, i commenti e le analisi sono andati a toccare i movimenti di tutti i reparti. Quello difensivo: “Il cambiamento di modulo con la difesa a cinque ci ha portato a inserire un nuovo difensore, che è stato il ritorno di Acerbi. E’ un calciatore gradito all’allenatore, gradito a noi perché sappiamo quanto bene ha fatto lo scorso anno. Lui è tornato molto volentieri, ma anche in questo caso è stata una scelta logica. Purtroppo gli infortuni di Sardo e Dramé ci hanno portato ad intervenire anche sugli esterni e per questo abbiamo preso Spyropoulos e Sampirisi”.


Il centrocampo: “E’ uscito Marco Rigoni ed è entrato Seymour. Il centrocampo, praticamente, ha visto una sola uscita ed una sola entrata, quindi è il reparto che è rimasto praticamente invariato. Crediamo che, con l’innesto di Seymour, sia aumentato il valore del reparto e speriamo che ci dia grandi soddisfazioni“.


Per finire con una ricapitolazione delle operazioni riguardanti il reparto offensivo: “Via Moscardelli e Di Michele ed è arrivato Hauche. I primi due avevano voglia di cambiare aria, di giocare con più continuità, si sentivano chiusi al Chievo e per cui è stato giusto dare loro questa possibilità di andare a giocare altrove. Al loro posto è arrivato Hauche, giocatore svelto, rapido, che conoscevamo già da due o tre anni e speriamo che sostituisca bene i due partenti”.

Ora vedremo se anche quest’anno la squadra della diga riuscirà ad arrivare ad una salvezza anticipata ed insofferente. Le premesse sono confortanti: il bottino sinora collezionato nel girone d’andata di 28 punti è senz’altro molto buono, inoltre la squadra è stata migliorata e non rivoluzionata nel mercato di riparazione. Ci sono pertanto tutti i presupposti per cui la “favola Chievo” si perpetui ancora a lungo, del resto, con una “vecchia volpe” del mestiere come Giovanni Sartori al timone, i tifosi clivensi non possono far altro che guardare con ottimismo e serenità al prossimo futuro.

Nicola Ledri