La nazionale centro americana ha chiesto formalmente la ripetizione della gara giocata, e persa, contro gli USA e valida per le qualificazioni mondiali.

Clint Dempsey durante la gara con il Costarica (foto: america24.com)

Clint Dempsey durante la gara con il Costarica (foto: america24.com)

Si gioca a calcio o ad hockey? E’ la domanda che si saranno posti gli spettatori della gara tra Stati Uniti e Costarica, match giocato lo scorso 22 marzo a Denver e che ha visto la vittoria per 1-0 della nazionale a stelle e strisce con gol di Dempsey.

Il Costarica ha chiesto ufficialmente la ripetizione del match valido per le qualificazioni ai Mondiali 2014, giocato sotto una fitta nevicata, su un terreno di gioco completamente imbiancato. Secondo il ricorso, a cui sono state allegate fotografie e video, la partita e’ stata disputata su un campo impraticabile, con linee laterali invisibili e con il continuo ingresso di addetti impegnati a rimuovere la neve. La decisione di far proseguire il match, secondo la protesta, ha messo in pericolo l’incolumita’ dei calciatori.

Sarà molto difficile che la FIFA accolga questa richiesta anche perché la decisione di far giocare o meno la gara è stata presa dall’arbitro il quale ha ritenuto che ci fossero le condizioni soprattutto dopo l’intervento degli addetti al campo.

E’ stata una vergogna, non ho mai giocato in un campo in queste condizioni – ha detto il centrocampista costaricano Cristian Bolanos -. Non si poteva vedere la palla, se avessimo giocato senza neve, avremmo vinto, ne sono sicuro”. Respinge le accuse il presidente della Federcalcio statunitense, Sunil Gulati secondo il quale “sospendere la partita non avrebbe avvantaggiato nessuno e la decisione di continuare è stata giusta“.