Con l’uscita di scena della Lazio in Europa League, l’Italia non ha squadre nelle semifinali. Quale la ricetta per rinascere?

Champions e Europa League tabù per le italiane

Champions e Europa League tabù per le italiane

Era difficile, lo sapevamo tutti ed infatti il miracolo non si è avverato. Juventus e Lazio, le ultime due nostre rappresentanti nelle coppe europee, non ce l’hanno fatta a recuperare lo svantaggio delle gare d’andata e hanno dovuto abbandonare lo scenario internazionale. L’Italia, quindi, si ritrova senza squadre presenti nelle semifinali sia in Champions League (monopolio Germania e Spagna) che in Europa League (Svizzera, Inghilterra, Turchia e Portogallo le nazioni ancora in lizza). E’ il segno di un declino che il nostro calcio sta avendo da qualche anno e i fasti a livello internazionale sembrano uno sbiadito ricordo.

In Champions League la potenza economica che hanno certi club non è neanche avvicinabile per i nostri: Barcellona e Real Madrid giusto per fare due nomi, hanno fatturati più che doppi rispetto alle nostre squadre e quindi hanno possibilità di acquistare campioni che le nostre non possono permettersi. In Europa League il livello è più basso ed il discorso potrebbe incentrarsi sul fatto che l’ex Coppa Uefa ha meno appeal rispetto alla Champions ed il giro di soldi è nettamente inferiore. Tutto questo fa sì che la competizione sia poco appetibile ai nostri club che a volte reputano come un peso disputarla (si gioca anche di giovedi, forse troppo a ridosso del turno di campionato) e quindi si snobba l’impegno magari schierando calciatori che in campionato hanno meno spazio.


E allora come uscirne? Visto l’andazzo economico generale, la ripresa del nostro calcio a livello europeo dovrà aspettare anche perché la Juventus ha già detto che non ci saranno investimenti importanti per acquistare il famoso top player che possa far fare il salto di qualità alla formazione che sta dominando da due anni a questa parte entro i confini nazionali. Siamo sicuri che anche le altre non potranno fare follie anche per la spada di Damocle che hanno addosso, il famoso fair play finanziario.

Probabilmente la ricetta vincente è quella messa in atto dal Borussia Dortmund che ha passato anni bui ma ha coltivato e fatto crescere un manipolo di giovani che ora stanno dando grosse soddisfazioni. In mezzo a Barça, Real e Bayern Monaco, i gialloneri rappresentano l’autentica sorpresa della competizione.

Enrico Tassotti