“Bisogna sempre perdonare i nemici, niente li infastidisce di più”, scrive il club blucerchiato.

Luca De Prà

Luca De Prà

SampdoriaGenoa non è una partita come le altre. Per i cittadini genoani, siano questi dell’una o dell’altra sponda, il campionato potrebbe anche essere composto da solo due gare: il derby d’andata e quello di ritorno.

Vincere la stracittadina è un obiettivo imprescindibile. Per realizzarlo, si è pronti a tutto. Anche a spiare gli avversari.

A Bogliasco, il tecnico blucerchiato Delio Rossi ha fatto allenare la squadra a porte chiuse per provare gli schemi e la formazione da opporre al Genoa. Un tesserato rossoblù, però, non ha potuto fare a meno di lanciare un’occhiata per cercare di carpire utilissimi segreti tattici.

Questo il comunicato, tra serio e faceto, della società blucerchiata:

“Come un novello Rambo nascosto tra le frasche del Poggio, Luca De Prà, allenatore dei portieri della Primavera rossoblù dalle nobili ascendenze pedatorie, non ha saputo parare le contromisure dell’intelligence e del controspionaggio blucerchiato. Nessun prigioniero però, nemmeno inutili spargimenti di sangue. Una volta scovato e colto sul fatto, con le mani nella famigerata marmellata, il soldato dell’altra sponda è stato lasciato libero di tornare alla propria base. Del resto, bisogna sempre perdonare i propri nemici, niente li infastidisce di più”.