Il monito del presidente della Juve Stabia Franco Manniello. Il presidente analizza tutti gli aspetti della sua gestione societaria e non

Manniello e Filippi, presidente e dg della Juve Stabia (Miccio/TuttoCalciatori)

Manniello e Filippi, presidente e dg della Juve Stabia (Miccio/TuttoCalciatori)

Castellammare di Stabia, 05/09/2013      Un fulmine a ciel sereno oppure il solito monito da delirio? Una cosa è sicura, questa volta il Presidente Manniello non scherza affatto.

Presentatosi alla conferenza stampa da egli stesso indetta e tenutasi, questa volta,  nella sede della Società in Viale Europa e non come di consueto nella sala stampa del ‘Menti’, il numero uno della Juve Stabia si sfoga a 360° come mai era accaduto finora.

Ne ha per tutti il patron delle Vespe a partire da chi, secondo il presidente, nel finale della scorsa stagione ha peccato di professionalità – “Non so voi, ma personalmente le ultime 7-8 partite della scorsa stagione le ho vissute malissimo; addirittura abbiamo sfiorato i play-out e di conseguenza una retrocessione che probabilmente avrei fatto fatica a digerire. Nel calcio, come nel lavoro, ci vuole professionalità fino all’ultimo ed è proprio per questo motivo che abbiamo deciso di smantellare la squadra restando cosi con solamente 7 elementi vecchi.”

Ci va giù durissimo Manniello, quasi a togliersi tutti quegli scomodissimi sassolini dalle scarpe, sassolini lanciati anche da alcune scelte discutibili della nuova giunta comunale, la quale non ha rispettato gli impegni precedentemente presi con la Società stabiese fra cui i lavori per l’ammodernamento dell’impianto di Via Cosenza e la manutenzione del manto erboso –“La delibera comunale ha stabilito per l’utilizzo degli impianti sportivi un aumento considerevole della tariffa; alla Juve Stabia è stato quadruplicato il fitto dello stadio ‘Menti’ che ammonta cosi a ben 1400€ per una gara in notturna e 1000 per quelle diurne di solo utilizzo dell’impianto; ora capite bene che, nel caso in cui riuscirò a trovare una soluzione più vantaggiosa, non mi farò scrupoli nel portare via la squadra da Castellammare. E’ solo una questione di tempo.”


Come se non bastasse, Manniello si scaglia in diretta nazionale nei confronti di uno degli uomini mercato della Juventus, Federico Cherubini, reo di aver “giocato sporco” con il Presidente nell’ affaire Beltrame:“Da premettere che non ho nulla contro la società FC Juventus, gloriosa e storica società di calcio, e reputo la famiglia Agnelli una delle più importanti e rispettabili nel panorama nazionale; il mio disappunto è rivolto al Sig. Federico Cherubini, reo di aver disatteso dagli accordi intercorsi fra le parti offendendo non solo me, ma anche la Juve Stabia oltre alla città di Castellammare di Stabia. Il Sig. Cherubini non ha voluto concedere il pagamento per la valorizzazione del calciatore Timothy Nocchi. Tale soggetto non dispone chiaramente dello stile Juventus, società che si è sempre contraddistinta per signorilità e serietà. Sono rimasto rammaricato da tale atteggiamento nei miei confronti ma, nonostante ciò, auguro le migliori fortune al ragazzo che reputo egregio sia nel comportamento che nel lavoro.”

La chiosa finale è una bomba innescata a pochi giorni dall’inizio del campionato terzo campionato consecutivo che la Juve Stabia si appresta a vivere in serie B e che racconta la situazione gestionale quantomeno difficoltosa che Manniello sta vivendo attualmente:

“Questo che ci apprestiamo a vivere è il mio sesto anno alla guida della Juve Stabia. Mi avvalgo della facoltà di definirmi il primo tifoso di questa squadra, oltre che il Presidente e, calcoli alla mano, il rapporto spettatori paganti/abitanti di questa città è il più basso di tutta la categoria, addirittura più basso di Cittadella. Con questi dati diventa impossibile mantenere giocatori che han giocato in A all’interno di una squadra costruita per salvarsi senza patemi d’animo. Detto ciò, mi vedo costretto a dare un monito a questa città ed agli imprenditori locali e del circondario; se le cose non cambieranno nell’immediato futuro sarò costretto a farmi da parte assieme alla mia famiglia. Ma attenzione, farmi da parte non vuol dire lasciare, bensi nominare un amministratore unico che gestisca la Società e che spenda esattamente l’ammontare delle eventuali entrate.”

Battuta finale sul mercato ed in particolare su Mezavilla e l’acquisto del portiere Calderoni: “Per Mezavilla ho ricevuto soltanto una offerta concreta e sto parlando del Latina, prontamente rifiutata. Presto ci metteremo al tavolo delle trattative per rinnovargli il contratto mentre per quanto riguarda Alex (Calderoni ndr) è stato acquistato perchè quest’anno Branescu sarà impegnato con la sua Nazionale U21 e non ci è sembrato il caso di rischiare un portiere di riserva classe ’97.”

Mario Miccio