Il Consiglio Federale si è riunito oggi e ha discusso della norma sulla discriminazione razziale e territoriale.
Dopo le grandi polemiche sulla chiusura di curve e di San Siro (poi revocata) per la gara contro l’Udinese, il Consiglio Federale ha deciso di cambiare la norma riguardo la discriminazione razziale e territoriale introducendo la “condizionale”. Per quelle società la cui tifoseria si sarà resa protagonista per la prima volta di cori razzisti, la pena verrà difatto congelata, sospesa per un anno solare. La sanzione, però, sarà applicata nel caso in cui i supporters della stessa squadra si renderanno protagonisti di ulteriori fatti di razzismo nel periodo considerato.
In questo caso la nuova sanzione si sommerà a quella nel frattempo bloccata. La pena andrà dalla chiusura di un settore fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla chiusura dell’intero impianto, come previsto già prima della modifica. Un’ulteriore novità introdotta oggi è quella che prevede la valutazione della portata del fenomeno discriminatorio, per cui verrà tenuto conto se a fare cori razzisti saranno una minoranza di tifosi oppure diverse migliaia.
Con questa variazione, in pratica, l’Italia si equipara alle normative UEFA.
