La società sarda usa il pugno duro con quei calciatori che non accettano di prolungare il contratto.

Lorenzo Ariaudo (foto dalla rete)

Lorenzo Ariaudo (foto dalla rete)

E’ una pratica diffusa da tante società sia di Serie A ma anche di categoria inferiore e questo non è altro la conseguenza della riforma che c’è stata da qualche anno nel mondo del calcio ossia che nell’ultimo anno di contratto ci si può già accasare in un’altra società a gennario firmando un nuovo contratto e liberandosi a fine anno senza nessun indennizzo alla squadra di appartenenza. E’ pratica ormai diffusa che si inneschino dei veri e propri bracci di ferro tra le società e i calciatori ai quali viene chiesto il rinnovo del contratto per non perderli a parametro zero a fine d’anno. Quando l’accordo non si trova ecco che scatta la “ritorsione” della società che decide di lasciare da parte il calciatore puntando su altri.

E’ un pò quello che sta accadendo a Lorenzo Ariaudo, 24enne difensore del Cagliari, che è stato messo ai margini della squadra nelle ultime gare. Dalla società rossoblù continuano a ribadire che l’esclusione di Ariaudo è semplicemente di natura tecnica ma sia il calciatore che il suo procuratore non la pensano allo stesso modo. Nessun infortunio ma solo la “colpa” di non aver rinnovato il contratto. Pugno di ferro quindi di Cellino nei confronti di Ariaudo. Si comporterà allo stesso modo con gli altri calciatori in scadenza? Ci sono nomi eccellenti come capitan Conti e Andrea Cossu o come il portiere Agazzi e l’attaccante Nené. Appare difficile che il capitano lasci l’isola dopo 13 stagioni in rossoblu o che la società lo metta fuori squadra soprattutto dopo la bella doppietta che ha realizzato meno di una settimana fa contro il Torino..