La società più titolata al mondo vive un periodo di crisi profonda, di chi è la responsabilità della disfatta?

Galliani e Barbara Berlusconi

Galliani e Barbara Berlusconi

LA SITUAZIONE – Analizzare la situazione in casa Milan non è certo facile, un grande club che si fregia di essere il “più titolato al mondo” non merita certo di giacere in imbarazzanti posizioni di classifica, trascinandosi di settimana in settimana nella più totale incertezza sul futuro. Numerose e tormentate le incognite che circondano gli attimi futuri prossimi del Milan, ma a scavar bene una certezza c’è: l’addio di Adriano Galliani. Lo storico ad rossonero non riceverà il rinnovo dell’incarico dall’assemblea dei soci che si riunirà in primavera. A volere la testa del fidato Galliani è stata lei, la nuova first lady rossonera, Barbara Berlusconi, figlia di Silvio Berlusconi, attualmente troppo occupato a pensare ai propri problemi per dedicarsi al Milan come faceva fino a qualche anno fa.

L’ADDIO – Sono quasi trent’anni che Adriano Galliani è solidamente al timone del Milan, club portato ai trionfi che tutti conoscono e alle disfatte delle cronache odierne. Purtroppo per Galliani, la fiducia del mecenate non basta più, da ora in avanti è la terzogenita Barbara a prendere le decisioni. La bionda figlia dell’ex presidente del consiglio ha infatti cominciato la scalata alla società rossonera, determinata a comandare con lo stesso piglio paterno che tanto bene ha portato al Milan e ai suoi tifosi. Basta chiacchiere quindi, via al rinnovamento, via alle epurazioni, a cominciare proprio da lui, Galliani.


IL MERCATO – Appurato che il prossimo calciomercato non sarà affidato ad Adriano Galliani, come invece è stato da quasi trent’anni a questa parte, a chi toccherà questo delicato incarico? L’esperienza di Braida e Galliani è enorme, e sostituire l’ad rossonero non sarà facile, soprattutto considerando le scarse risorse economiche del club, che da alcuni anni fa i conti con l’austerity imposta da Silvio Berlusconi, non più disponibile ad investire vagonate di milioni a “fondo perduto”. I nomi che si fanno sono quelli di Paolo Maldini, Demetrio Albertini e Michele Uva. Paolo Maldini, bandiera rossonera, non sembra l’uomo adatto a ricoprire un ruolo delicato come quello di far mercato, piuttosto sarebbe adatto come uomo immagine di una società che ha bisogno di svecchiarsi. Demetrio Albertini, vicepresidente FIGC, ha competenze diverse che andrebbero sprecate mentre Michele Uva è direttore generale della Coni servizi e non è affatto certo che voglia lasciare il suo impiego per lavorare al Milan.

Chi sarà quindi il nuovo ad rossonero? Qualcuno sarà in grado di fare mercato meglio di Galliani con i fondi messi a disposizione dalla società? Barbara Berlusconi avrà l’arduo compito di dare una risposta a questi quesiti che tutti i tifosi del Milan si stanno ponendo in queste ore.

 

Nicola Mirone