Il presidente del Sassuolo e di Confindustria ha presentato una offerta superiore a quella della Reggiana.
E’ una giornata per certi versi storica per Reggio Emilia in quanto il suo stadio finisce nelle mani di Sergio Squinzi, presidente del Sassuolo e della Mapei. Questo è il responso dell’apertura delle buste nella prima asta. Tra 10 giorni sono possibili rilanci che però non potranno essere inferiori al 10% della base d’asta. Davanti al giudice Luciano Varotti e al curatore fallimentare Adolfo Barbieri, l’offerta di Squinzi ha superato quella del presidente della Reggiana, Alessandro Barilli, che aveva creato una società ad hoc, la Football Properties srl, per cercare di vincere la concorrenza della Mapei.
La discrepanza sulle due offerte sarebbe di 100.000 euro: 3 milioni e 750 mila euro della Mapei contro i 3 milioni e 650 mila della Football Properties. Decisamente affranto è apparso il presidente Barilli che ha rilasciato pochissime dichiarazioni: “È andata così così, abbiamo fatto di tutto e di più per aggiudicarci lo stadio. Vedremo come regolarci per gli accordi operativi col Sassuolo“. C’è da dire, però, che per questa stagione e per la prossima la Reggiana potrà continuare a giocare nello stadio in quanto è il Sassuolo che paga l’affitto ai granata per giocarci. Il problema potrebbe sorgere dal 2015-16 quando, in caso di conferma di aggiudicazione della Mapei, sarà la Reggiana a dover pagare per poter utilizzare l’impianto.
L’unica cosa sicura è che la squadra cittadina non potrà essere sfrattata, almeno fino al 2052, in quanto esiste un vincolo nella convenzione con il Comune. Appuntamento al prossimo round..
