L’ex  ds Salvatore Di Somma replica amaramente alla conferenza stampa del Presidente Manniello

Salvatore Di Somma (foto dalla rete)

Salvatore Di Somma (foto dalla rete)

Che caos al capezzale stabiese. Come se non bastasse l’ ultima posizione in classifica della Juve Stabia che, mestamente, si avvia verso un’indecorosa retrocessione in Lega Pro, protagoniste sono ancora le sterili quanto puerili polemiche che, più che mai, tengono banco in questi giorni.

Vi abbiamo raccontato, in diretta, la conferenza stampa fiume del Presidente Manniello il quale, senza fronzoli, replicava a qualsiasi attacco mediatico ai danni della dirigenza stabiese. All’indomani di tutto ciò, è prontamente arrivata la controreplica di uno dei diretti interessati di questo “gioco al massacro”; parliamo di Salvatore Di Somma, ex ds delle Vespe ed attuale responsabile dell’area tecnica del Benevento.

Contattato dai colleghi di solonotizie, Di Somma ne ha per tutti: da Manniello a Braglia passando persino per il DG Clemente Filippi.


“Sono esterrefatto dalle dichiarazioni di Braglia e Manniello – dichiara Di Somma – tutto ciò che mi sono limitato a fare è stato esternare, da tifoso della squadra della mia città, il disappunto per la sconfitta di lunedi sera. Non mi è chiaro per quale motivo mi si additi la totale responsabilità di questa annata disgraziata. Secondo Manniello la maggior parte degli elementi in rosa sarebbero stati scelti solo da me?

Falso. Sono andato via ad inizio luglio, nel pieno del mercato estivo: da parte del sottoscritto sono arrivati soltanto 5 elementi poi la Società ha avuto quasi due mesi per completare la squadra; perchè si sono ridotti solo all’ultimo? Anche alcune dichiarazioni di Braglia non mi sono piaciute, la colpa di questa situazione è anche sua che ha avallato tutte le scelte societarie.” 

Ma le dichiarazioni rilasciate da Di Somma non si fermano qui, anzi:

“Se volete sapere tutta la verità – prosegue l’ex ds gialloblè –  su questa storia dovete parlare con Clemente Filippi dato che era presente anche lui alle nostre discussioni il più delle volte.
Sul caso Zito invece do ragione alla Juve Stabia, è stato il calciatore a volersene andare.

Da tutta questa storia ho capito solo che qualcuno alla Juve Stabia ha voluto cercare un capro espiatorio nel sottoscritto in modo tale da insabbiare le reali responsabilità di terzi. E’ soltanto per difendere la mia persona che ho deciso di replicare alle loro accuse. Sono profondamente amareggiato.”

Mario Miccio