I lancieri di Amsterdam vincono ancora: è il quarto trionfo consecutivo. L’italiano Pellé, centravanti del Feyenoord, sta completando una grande stagione.

L'Ajax festeggia la vittoria dell'Eredivisie  (foto www.ajaxfanzone.nl)

L’Ajax festeggia la vittoria dell’Eredivisie (foto www.ajaxfanzone.nl)

Il campionato olandese di oggi è un torneo bello da vedere, ma poco competitivo. Lo ha vinto ancora l’Ajax, una squadra con un passato glorioso, ma che ormai da oltre dieci anni in Europa fa fatica ad essere all’altezza. Questa stagione i lancieri son giunti terzi nella fase a gironi di Champions League, dietro al Milan, e sono stati umiliati ai Sedicesimi di Europa League dal Red Bull Salisburgo. Tre giorni dopo l’eliminazione dalle competizioni continentali, i ragazzi di Frank De Boer superarono per 2-1 il Feyeroord a Rotterdam, un trionfo che a posteriori si è rivelato decisivo.

In quel match, l’1-0 per i padroni di casa lo segnò Graziano Pellè, centravanti della squadra che chiude il torneo al secondo posto.
Pellè, salentino di quasi ventinove anni, è un talento incompreso dal calcio italiano. Cresciuto tra Lecce, Catania e Crotone, esploso a Cesena in Serie B, nazionale Under-20, Under-21 e presente anche alle Olimpiadi di Pechino 2008, emigrò per la prima volta nel Paesi Bassi a 22 anni: una esperienza di quattro stagioni all’AZ Alkmaar culminata con il titolo di campione nazionale nel 2009.

Il rientro in patria nel 2011 fu, però, deludente, riuscendo a segnare solo 1 rete in Serie A (col Parma) e 4 in Serie B (con la Sampdoria). Ed è che Pellè era un attaccante forte fisicamente, discretamente dotato tecnicamente, bravo nel muoversi, ma considerato poco prolifico. Considerazione avallata dai soli 38 gol segnati nelle sue prime nove annate da professionista. Poi, però, due anni fa l’Olanda ribussò alla sua porta: un contratto col glorioso Feyenoord allenato da Ronald Koeman e la carriera che svolta. 27 gol l’anno passato, 22 (con una gara ancora da giocare) quest’anno. E la sensazione che forse in Italia qualcuno avrebbe dovuto credere di più in lui.

Non è, comunque, Pellè il capocannoniere dell’Eredivisie 2013-14, ma Alfred Finnbogason, centravanti finlandese dell’Heerenveen allenato da Marco Van Basten. Finnbogason è un altro ragazzo mai troppo prolifico, ma che sotto l’ala del “Cigno di Utrecht” ha trovato improvvisa ispirazione: 24 gol l’anno scorso, 28 quest’anno. Vedremo cosa succederà ora che Van Basten si trasferirà ad Alkmaar. Gli attaccanti dell’AZ si staranno già fregando le mani!

Tornando all’Ajax, i Lancieri di Amsterdam si sono laureati campioni ieri pomeriggio, pareggiando 1-1 sul campo dell’Heracles Armelo e chiudendo la giornata a +4 punti sul Feyenoord ad un turno dal termine. Come detto sopra, il condottiero è Frank De Boer: il poker di vittorie è iniziato col suo ritorno alla casa madre. Leader di uno dei migliori Ajax della Storia, quello di Van Gaal e della Coppa Campioni soffiata al Milan nel 1995, ha puntato sul ritorno alle origini, cioè sulla valorizzazione del settore giovanile, circondandosi di ex compagni di club e di nazionale, gente che sa cosa sia un Ajax vincente. Nell’organigramma, infatti, nei ruoli più vari troviamo i nomi di Edwin