L’Italia ai Mondiali porta sempre polemiche, gli azzurri non partono mai con in favori del pronostico né con ottimismo.

Prandelli e gli azzurri (foto dal web)

Prandelli e gli azzurri (foto dal web)

Quando in Italia un C.T. prepara e seleziona una missione-spedizione Mondiale, con può esimersi dalle polemiche: anche questa volta per i Mundial 2014 in Brasile sono arrivate le urla, gli strepiti mai sopiti sui social network, soprattutto dei protagonisti. Pepito Rossi non ce l’ha fatta, sebbene non sia un estroverso ad accettare la bocciatura, e ha messo i suoi pensieri sul proprio profilo Fidanzata 

Anche il nonno “americano” ha dato contro al C.T. spendendosi per il nipote: “Prandelli ha fatto una pagliacciata: ha illuso e tradito mio nipote. Tiferò Stati Uniti, perché in Italia ci sono i traditori. Ci siamo rimasti male – ha spiegato il signor Petrocelli commentando l’esclusione di Pepito dai 23 per il Mondiale in Brasile -, perché non ce lo aspettavamo.

E’ stato tenuto sulle spine, e Prandelli due giorni fa gli ha detto belle parole. Prandelli ha fatto una grande pagliacciata, l’ha tenuto sulle spine e l’ha tradito – ecco l’attacco frontale -. Non è all’altezza per giudicare mio nipote: non posso dire altro, so che mio nipote sta bene ed ha un referto medico. Non ho parlato con lui, a me lo ha detto ieri sera mia figlia. Incalzato dai conduttori, poi nonno Rossi non si tira indietro: “Pepito è un ragazzo preparato, in forma, che li ha sempre trascinati, non meritava una cosa del genere. Mio nipote ha esperienze anche in altre nazioni. Tiferò per gli Stati Uniti, perché in Italia ci sono traditori”

Twitter Pepito Rossi (foto dal web)

La partita di Londra con Irlanda non è piaciuta a Prandelli, si aspettava molto di più. Il tecnico azzurro a Coverciano ha spiegato nei dettagli come è andata con il giocatore viola, ha voluto fare una conferenza stampa ecco i contenuti: “Non me l’aspettavo una reazione simile, senza dare nessun tipo di giudizio ma sono costretto a chiarire quel che è successo. Con Giuseppe Rossi mi sono incontrato a Coverciano il 7 alle 18 prima di dare i 30. Volevo parlare con lui, volevo avvisarlo che aveva fatto pochi minuti, i tempi per il recupero non sono stati attuati sul campo, in finale di coppa Italia aveva giocato pochi minuti. Sono andato con l’intenzione di dirgli che non era nei 30. Poi ho capito che poteva essere un messaggio forte la sua convocazione e così ho deciso di portarlo nei 30 sebbene gli avessi specificato che non sarebbe stato tra i 30. Gli ho anche detto che era una decisione sofferta perché è un ragazzo straordinario.

Gli ho ripetuto più volte: Beppe, non sei nei 23. Ha lavorato sempre bene, con entusiasmo, voglia di fare. Tutti sapevano il proprio ruolo, mi meraviglio di questa reazione. Prima della partita contro l’Irlanda gli ho detto che dal punto di vista fisico i valori erano buoni ma volevo vedere qualcosa di più in campo, volevo un attaccante che giocasse da attaccante. Ho tolto anche Immobile, l’ho messo attaccante ma non ho visto quello che volevo vedere. Era un rischio talmente grande che non me la sono sentita, sarebbe stato troppo facile chiamarlo, sarebbero stati tutti contenti. Chiaro che ti meravigli se vedi certe reazioni”.

Ma contro l’Irlanda ha giocato male solo Rossi? e Paletta Thiago Motta? Prandelli non se l’è sentita di portare il beniamino dei pubblico viola, giocatore molto sfortunato con la maglia azzurra, che non riesce mai ad avere la convocazione giusta, prima Marcello Lippi ai Mondiali 2010 in Sudafrica, poi ancora a casa agli Europei 2012 in Germania, infine l’incidente in questa stagione ne compromette la classifica dei marcatori dopo un avvio folgorante.

Pepito Rossi non ha proprio Santi in Paradiso… ce la deve fare con le sue forze e purtroppo sebbene i test atletici siano confortanti in campo a Crown Cottage non ha impressionato in area di rigore, nel 1° tempo è proprio stato fuori dall’area avversaria, ma perché? paura di un incidente, timore di farsi male prima delle convocazioni finali, o paga ancora qualche problema psicologico? Prandelli non si fida non crede che possa essere come l’ ”Araba Fenice”, eppure allenatori come Bearzot vedi Pablito Rossi, Sacchi con Roberto Baggio e Marcello Lippi con Francesco Totti hanno scommesso su casi molto simili sebbene con diverse sfaccettature. Prandelli si fida del campo, sebbene portare Rossi significa avere “buona stampa”, e un opinione pubblica a favore. 


Discorso diverso Mattia Destro qui c’è un “gioco di parole” tra i protagonisti che molto probabilmente faticano a parlarsi o a interpretare: il giocatore sul profilo ufficiale Twitter della A.S.Roma ha dichiarato: “Non mai mai rifiutatoalcun ruolo nella Nazionale”; invece Prandelli dice: Il campionato ha dato dei verdetti e non avrei voluto portare 3 punte e vista la situazione Rossi gli ho chiesto se era disponibile a fare la riserva e lui mi ha detto: ci penso. In seguito insieme a Pin abbiamo avuto un colloquio con Mattia dicendogli che era e sarebbe stato importante, ma vanno fatte delle scelte. Ho preferito Insigne. Gli ho chiesto se aveva qualcosa da aggiungere e mi ha detto: “no”. Non voglio dare giudizi, era giusto chiarire la situazione”.

Twitter Destro (foto dal web)

Twitter Destro (foto dal web)

Certo fare il Commissario Tecnico è un ruolo ambito, ambizioso ma anche fastidioso. Mettere equilibrio in ambiente fatto da giocatori provenienti da diversi club con metodi, tattiche diverse mettere dei punti fermi nel linguaggio è ancora più difficile…scegliere giocatori, comporre liste e soprattutto lasciare a casa giocatori è ancora più problematico,

sportivamente drammatico. Però Prandelli non faccia come Lippi, non deve avere pentimenti postumi di anni, come si suol dire i giochi sono fatti. Paradiso o inferno, la Nazionale italiana è sempre partita senza mai avere i favori del pronostico; gli italiani sono tutti Commissari Tecnici quando gioca l’Italia, oggi più che mai aleggia un’aria…di pessimismo, dai Prandelli stupiscici tutti, anche Mourinho dice che possiamo andare lontano, mah.

Zaffaroni Fabio