L’ex attaccante, oggi dirigente del Parma che cerca di finire la stagione senza ulteriori danni, attacca pesantemente Tommaso Ghirardi tramite una lettera aperta pubblicata sul proprio profilo Facebook.

Uno screenshot della lettera di Melli a Ghirardi  (fonte Facebook)

Uno screenshot della lettera di Melli a Ghirardi (fonte Facebook)

Un atto d’accusa educato ma deciso e duro. Molto duro. Il Team Manager del Parma, Alessandro Melli, ha approfittato del ritorno in campo del Parma, oggi pomeriggio al “Tardini” contro l’Atalanta (0-0 il risultato finale), per sfogarsi e puntare il dito contro quelli che a suo avviso sono i colpevoli della difficilissima situazione del club emiliano, sull’orlo del fallimento dopo 25 anni di gloria.
Dal suo profilo Facebook, Melli ha pubblicato una lettera aperta all’ex presidente Tommaso Ghirardi, raccontando la sua verità. Una prima parte in cui descrive Ghirardi come un uomo semplice e genuino, che sbaglia ma che ci mette il massimo dell’impegno per fare il bene del Parma; una seconda in cui accusa Ghirardi di esser cambiato, diventando un presidente poco trasparente e irrispettoso di tutti, tirando in ballo anche Gabriella Pasotti (madre di Ghirardi e vero leader del gruppo industriale di famiglia, “La Leonessa”) e l’ex AD Pietro Leonardi; infine una terza, in cui snocciola un sarcastico ‘catalogo’ di errori da non commettere in caso la famiglia Ghirardi pensi di riprendere in futuro in mano una società di calcio, che è in realtà un elenco degli errori commessi nella gestione del Parma.

Questa la versione integrale della lettera:
Ciao Tommaso , ti scrivo oggi , 8 marzo , xche’ il Parma calcio ritorna a fare il suo mestiere , ke e’ quello di giocare la domenica , non so quanto durera’ , ma oggi ritorniamo a essere vivi.
Ti do’ del tu per la prima volta , anche xche’ da qualche mese non sei piu’ il mio presidente , di conseguenza essendo anche piu’ giovane di me mi permetto di chiamarti per nome .
Ti scrivo questa lettera perche’ sono anni che avrei voluto dirti un po’ di cose , ma purtroppo un po’ per il ruolo che ricoprivi , un po’ perche’ speravo sempre che ti riprendessi dalla confusione che avevi nella testa e molto perchè Silvia mi fermava in quanto ti voleva molto bene , e si fidava cecamente di te e della tua famiglia , alla fine non sono mai riuscito a dirti le mie verita’ sulla tua persona
Sei arrivato a Parma come un ragazzo timido e appassionato di calcio , ti sei fatto volere bene da tutta la citta’ , nonostante la retrocessione, la gente ti amava e ti rispettava , come allo stesso tempo facevamo noi addetti al lavoro , perche’ vedevamo un ragazzo semplice che amava il calcio per cio’ che era , passione , divertimento , emozioni , vittorie e sconfitte, abbiamo accettato anche i tuoi errori , in fondo erano puri, dettati in primis dall’inesperienza, e poi nel calcio , come nella vita tutti possono commettere degli sbagli e una cosa naturale , ma poi abbiamo apprezzato gli sforzi che hai fatto , anche economici , per rimediare e sistemare le cose.


Tutto questo fino al giorno che ti sei fatto trasportare dal successo e dal potere
Da quel giorno il Tommaso semplice . genuino , appassionato di calcio , man mano che passava il tempo si trasformava in un presidente poco trasparente , cominciava a mostrare pochi valori verso i propri dipendenti , i propri fornitori e i propri tifosi , quel Tommaso non ha piu’ voluto mettersi al servizio della gente , ha cominciato a mancare di rispetto a tutti , raccontando mezze verita’ o mezze bugie , umiliando le persone a rincorrere i propri soldi, soprattutto non retribuendo le persone che lavoravano per lui .
X te la cosa importante era solo rispettare i cosiddetti obblighi federali e basta.
Avete ,( e uso Il plurale ,xche’ come ho detto sempre in faccia lui, l’altro 50% delle responsabilita’ sono del tuo AMMINISTRATORE DELEGATO ), rovinato la vita a centinaia di persone ke ruotavano intorno al parma calcio , dipendenti – collaboratori – fornitori , tutta gente ke oggi x colpa del vostro egoismo , sono in disgrazia o in grosse difficolta’.
Nessun tentativo di salvare ( almeno in parte ) i danni creati , ne un’atto di compassione , ne delle scuse private o pubbliche , anzi ve ne viene a voi….Colpa di Taci , colpa della medio borghesia di Parma , colpa del sistema calcio , colpa della licenza uefa , colpa del Torino…VERGOGNATEVIIIIIIIIII
Lo chiedo a lei Sign. Pasotti Gabriella : si sarebbe mai permessa di fare cosi’ con la sua azienda , la LEONESSA?????????????????????????????
Leggo ke sei preoccupato x la tua famiglia , x carita’ ci mancherebbe altro , guai se qualcuno, anche solo con il pensiero abbia in mente di mettere paura alla tua compagna o a tuo figlio , li ammazzerei con le mie mani , ma ti domando : tu ti sei preoccupato della famiglia di ACCORSI – PRIORI –BAZZARINI – PICCININI – ABLONDI – BRESCHI – S.GATTI – FALLINI – PELACCI – FATIR – D’ALESSANDRO – PAINI – POVOLO – RANCATI – TOMA – GATTI – ZANRE’ – BALOTTA – MANZANI – LANCELLOTTI – ACCURSIO – TINO – SANI – ROSSI – LORI – ecc ecc….potrei continuare x pagine e pagine
Avete umiliato ex giocatori come APOLLONI – CRESPO – LUCARELLI CRISTIANO – MORRONE ecc ecc a rincorrere i propri soldi x mesi se non x anni , ma vi rendete conto chi sono queste persone?????????????????
CAMPIONI DENTRO E FUORI DAL CAMPO
Voi non valete neanche un’unghia icarnita’ rispetto a loro
Cara famiglia Ghirardi e caro Leonardi vi lascio un catalogo in caso pensiate di riprendere in mano una societa’ di calcio ancora
1) Bisogna avere rispetto dei tifosi , xche’ sono quelli ke ti danno da mangiare e lo fanno solo x l’amore della maglia e chiedendo semplicemente trasparenza
2) Bisogna pagare gli stipendi dei dipendenti xche’ sono qua da anni ( molto prima di voi ) e amano questo lavoro e il proprio club, nonostante una retribuzione modesta
3) Bisogna pagare i fornitori xche’ danno un servizio , ke porta qualita’ alla tua societa’
4) Bisogna pagare i collaboratori xche’ portano in giro il tuo nome e quello del club dandogli visibilia’ e prospettiva futura
5) Bisogna pagare i giocatori e lo staff tecnico , xche’ sono i tuoi dipendenti di lusso e di conseguenza danno visibilita’ mediatica ai vostri bei musoni , oltre ke valorizzare il club
6) Bisogna rispettare la citta’ , nei suoi cittadini , giornalisti , comune , istituzioni , ecc. ecc. , nella fattispecie PARMA , essendo storicamente una citta’ civile ed avendo un’educazione data dagli anni , non andava presa in giro come avete fatto voi
7) Bisogna rispettare una societa’ ke ha una storia centenaria , piena di trofei nazionali ed internazionali , ke voi ve li sognate in quel paese di campagna da dove venite
8) Se non avete rispettato nessuno dei 7 punti , dovevate almeno chiedere scusa a tutti e metterci la faccia invece ke scappare dalla nave ( stile Schettino )
Vostro ex team manager

Ghirardi e Melli con l'allenatore Donadoni  (fonte www.calciomercato.com)

Ghirardi e Melli con l’allenatore Donadoni (fonte www.calciomercato.com)

A parte la mancanza di gusto nel definire con sprezzo la famiglia Ghirardi come campagnola (punto 7) e nell’ormai stucchevole parallelismo con la vicenda di Francesco Schettino e della Costa Concordia (punto 8), per il resto si tratta di un sunto dei guai recenti del Parma che viene dal di dentro e perciò è decisamente degno di interesse. l Parma è tornato in campo dopo un mese grazie al finanziamento degli altri club di A, il cui obbiettivo però è solo salvaguardare il regolare svolgimento del campionato ma non garantire la reale salute del club: la squadra è scesa e probabilmente scenderà in campo fino a fine stagione, ma gli stipendi (non tanto quelli dei calciatori, quanto quelli degli altri dipendenti) non sono ancora stati pagati, così come non sono stati saldati i debiti con gli altri creditori. Tra le righe scritte di getto da Melli – 45 anni, da quasi dieci dirigente del club ed anche ex calciatore del grande Parma di Nevio Scala – si legge la rabbia per una situazione grottesca ma soprattutto grave e si spera non irrimediabile.

 

Mario Cipriano