Dopo le dimissioni di Zeman, il presidente rossoblu Tommaso Giulini dice la sua sulla situazione del club sardo.
La notizia delle dimissioni di Zeman è arrivata in tarda mattinata e subito si è cercato di capire quale fosse la posizione della società rossoblù non sono sulla scelta dell’allenatore di andarsene ma anche quello che negli ultimi giorni è accaduto attorno al club sardo. A parlare è il presidente Tommaso Giulini che ai microfoni di Sky non usa mezze parole per far capire il suo stato d’animo: “Sono molto amareggiato perché per me, l’abbandono di Zeman, è l’ennesimo fallimento di questa travagliata stagione. Voglio sottolineare che quello che è accaduto venerdi notte è stata una vicenda che non ha inciso assolutamente, anche perché Zeman ha fatto piazze molto più cattive di Cagliari”.
“Ad Assemini c’erano 20-30 tifosi e il mister non è stato certo ‘choccato’ da quell’episodio. Ripeto, erano si e no una ventina mentre io ho letto di schiaffi, botte, ho letto di giocatori che fanno le ore piccoli, ma così si rovinano i giocatori e la società. Se leggo che Avelar fa le 4 del mattino poi diventa tutto più difficile, e io vi posso assicurare che di giocatori che fanno le ore piccole a Cagliari non ne ho mai trovati”.
“Ho letto di Daniele Conti, il nostro capitano che ha 440 presenze con questa maglia, ritrovarsi sbattuto sui giornali e leggere che è connivente con i tifosi: uno che sulla fascia ha i nomi dei figli e lo scudetto vinto dal Cagliari . È facile fare la lotta alla violenza con i titoli sui giornali e con le parole È molto facile – sbotta Giulini – mentre qui a Cagliari noi abbiamo ‘fatto i fatti’, con progetti per le famiglie allo stadio, progetti educativi nelle scuole e altre iniziative pedagogiche e sociali. Insomma, la situazione del Cagliari è stata strumentalizzata”.
“Prendo atto della decisione del mister. Vedremo nelle prossime ore il da farsi. Zeman mi ha spiegato sue ragioni e perché vuole lasciare. Credo sia abbastanza evidente, visto che le ultime tre partite non lo hanno soddisfatto, è stata una scelta quindi abbastanza scontata. Se uno pensa alle ultime prestazioni, non si è davvero vista una squadra zemaniana e lui non ha ritrovato più la sua squadra, fatta eccezione per il bellissimo primo tempo contro l’Empoli”.