Il Carpi vola in Serie A, la squadra emiliana festeggia la storica promozione approdando per la prima volta nella massima serie italiana portando al culmine un percorso virtuoso cominciato nel 2009 in Serie D.

Carpi

Lo striscioni dei tifosi del Carpi (foto dalla rete)

Il Carpi Football Club 1909 ce l’ha fatta, è Serie A. Il comune di 70.000 abitanti nel modenese avrà la sua squadra nella massima serie italiana di calcio, con quattro giornate di anticipo è infatti arrivata la promozione in Serie A. Quello realizzatosi ieri dopo il pareggio a reti bianche con il Bari è un lieto fine degno dei migliori film di Hollywood e suggella la scalata al vertice di una società partita dai dilettanti per approdare meritatamente nel calcio che conta. Il patron Bonacini ha compiuto un vero e proprio miracolo guadagnandosi il quintuplo salto di categoria nel giro di 10 anni grazie ad una politica di programmazione e a scelte di mercato indovinate.

Il Carpi ha scelto il Bari per far festa, approfittando della sconfitta contemporanea del Vicenza a Brescia. Poco conta che la gara fatidica non sia terminata con una vittoria, la squadra di Fabrizio Castori ha infatti letteralmente sbranato il campionato di Serie B che aveva cominciato con l’obiettivo di salvarsi e che ha invece finito per vincere. Qualche indizio c’era già stato, al giro di boa infatti il Carpi aveva accumulato un vantaggio i +9 sulle rivali che aveva indicato chiaramente la forza di un collettivo giovane ed umile, capace di regalare spettacolo e spirito di abnegazione.


Tra febbraio e marzo c’è stato un leggero calo, sono arrivati infatti ben quattro 0-0 di fila per il Carpi che ha saputo però riorganizzarsi sotto la sapiente guida di Castori ripartendo con il vento in poppa ad aprile e vincendo 7 gare su 8 prima di pedere contro il Frosinone, piccolo incidente di percorso che ha rinviato soltanto la festa di 72 ore. Certamente la scelta di affidare la squadra a Fabrizio Castori si è rivelata vincente, l’allenatore ha infatti sposato a pieno la filosofia del Carpi scegliendo una squadra formata da calciatori esperti, alcuni dei quali arrivati a Carpi in Serie D come Pasciuti o in Serie C2 come Poli e Di Gaudio. I pochi innesti di questa stagione: Suagher, Gabriel e Struna, si sono uniti alle individualità già presenti in squadra come Jerry Mbakogu, il velocista ex Juve Stabia autore di 14 reti in campionato.

Il futuro del Carpi adesso è più luminoso che mai, la Serie A è alle porte ed aspetta soltanto di essere giocata ma per poter onorare degnamente il massimo campionato italiano sarà necessario rinforzare la rosa, sono solo 5 infatti i calciatori del Carpi che hanno collezionato presenze in Serie A. La società è quindi già al lavoro per programmare la prossima stagione con l’intento di confermare il gruppo storico di 12 calciatori. La vera difficoltà per il Carpi sarà relativa allo stadio, bisognerà a tutti i costi ampliare il Cabassi dagli attuali 4200 a 10.000 posti a sedere per scongiurare un trasferimento a Modena o a Parma per le gare casalinghe.

di Nicola Mirone