Il sindaco chiede di salvare la società. Intanto è stata revocata la concessione dello stadio.

Giuseppe Perpignano

Giuseppe Perpignano

Non si diradano le nubi sul futuro del Barletta. Il presidente del club pugliese, Perpignano, non ha chiarito le sue intenzioni. Lascerà o continuerà alla guida della squadra. Garantirà la fidejussione relativa all’iscrizione?

A Barletta il sindaco Cascella lancia l’appello agli imprenditori locali per “salvare la società”, evidenziando nel corso di un’assemblea i ritardi e le inadempienze che hanno pesato sulla gestione Perpignano nell’ultimo anno, che hanno quasi portato la squadra alla retrocessione. Agli imprenditori il sindaco ha chiesto “un soprassalto di passione e di impegno che consentano di salvaguardare il prestigio acquisito dalla squadra consentendole di affrontare ancora il campionato di Lega Pro ma anche un impegno in grado di favorire il risanamento e contribuire ad una gestione economica seria e corretta della squadra”, entro il 27 giugno prossimo. Una scadenza brevissima per rilanciare il Barletta.


Nei giorni scorsi, si era arrivati al faccia a faccia tra il Comune di Barletta e Giuseppe Perpignano sulla questione stadio. L’amministrazione è rientrata in possesso dell’impianto, revocando la concessione con una settimana d’anticipo rispetto alla scadenza concordata. Il Comune deve salvare il finanziamento regionale per la riqualificazione della struttura.

Nelle ultime ore, sembrava schiarirsi la possibilità da parte del presidente di iscrivere la squadra in Lega Pro, garantendo la fideiussione di 600.000 €, ma la situazione è ancora in stallo e ci sono dubbi sulle reali disponibilità del patron. Il futuro del Barletta è ancota tutto da chiarire.