I pugliesi esclusi dalla Serie D.

Tifosi del Brindisi

Tifosi del Brindisi

Chi, oltre a Savona e Teramo, vive il dramma della retrocessione è il Brindisi. L’esclusione dei pugliesi dal campionato di appartenenza, emessa dal Tribunale Federale Nazionale della Figc con sentenza di primo grado per il processo sul calcioscommesse, libera un posto nell’attuale ranking della Serie D.

Al suo posto non sarà riammessa l’Arzanese, migliore tra le retrocesse del girone H, ma il posto resterà vacante. In D sono già state ripescate le prime nove società della graduatoria di merito, il Dro (10° in lista) verrà ammesso in D al posto della società che sostituirà il Castiglione in Lega Pro, dunque si libera un posto vacante che spetterebbe al Castelfidardo, compagine marchigiana all’11° posto nella graduatoria valida per i ripescaggi. Segue la Vis Pesaro, 12ª. I vissini avranno speranze se in appello venisse sovvertito il verdetto nei confronti della Vigor Lamezia, passata dalla richiesta di esclusione del procuratore Palazzi alla sola penalizzazione di cinque punti in classifica mantenendo così la Lega Pro.

Gubbio e Forlì intanto esultano. Per effetto delle sentenze del processo Dirty Soccer che ha visto la retrocessione in D per Savona e Teramo, le due squadre accedono d’ufficio alla Lega Pro. Un esito molto atteso quello sulle decisioni del Tribunale federale che, almeno fino alla sentenza d’appello prevista per il prossimo 30 agosto, riporta tra i professionisti le due compagini.