Grande spettacolo ieri a San Siro, sia in campo che sugli spalti.

Coreografia tifosi Inter (foto dalla rete)

Coreografia tifosi Inter (foto dalla rete)

Stadio Giuseppe Meazza in “San Siro”, Milano. Ore 20:45 di una domenica di metà settembre. C’è il derby, la città si ferma. Già, il derby, una partita che negli ultimi anni aveva perso quell’importanza storicamente avuta a causa della depressione sportiva di Milan ed Inter. Ieri, però, tutto è sembrato tornare alla normalità: stadio pieno, atmosfera delle grandi occasioni e battaglia in campo.

E’ stato il derby dell’aggressività, della ferocia ed anche delle occasioni sciupate, perchè le due squadre hanno pensato molto più ad attaccare che a difendere. E’ stato il derby degli esordi in casa Inter, con un sontuoso Felipe Melo e un Perisic ancora da rodare. E’ stato il derby del talento accecante di Stevan Jovetic, con l’assist a Icardi sul finale di primo tempo come esempio di classe purissima. E’ stato il derby del ritorno di Mario Balotelli, fischiatissimo ma tremendamente pericoloso allo stesso tempo. Ma è stato soprattutto il derby della Milano nerazzurra, che si addormenta sola in testa alla classifica a punteggio pieno. E immaginiamo che su una sponda del Naviglio il risveglio sia stato dolce come un gelato al cioccolato.


Dicono sia presto, siamo appena alla terza giornata: un messaggio al campionato, però, la banda Mancini lo ha dato eccome. Dicono l’Inter sia ancora un cantiere aperto. E quando sarà al 100%, allora, ci sarà da preoccuparsi per le altre squadre? Probabilmente sì. E in molti, dopo il sinistro chirurgico di Guarin in buca d’angolo e l’esplosione dei Boys San lo hanno capito. E il Milan? Che Milan è stato? Sicuramente migliore rispetto a quello della vittoria sull’Empoli, ma poco cinico.

Coreografia tifosi Milan (foto dalla rete)

Coreografia tifosi Milan (foto dalla rete)

Sei brutto, ma vinci. Migliori e perdi. Le stranezze del calcio. Nonostante questo, il match di ieri sera ci ha lasciato una sensazione piuttosto forte: tra le due ha vinto la squadra più forte. Ha vinto l’Inter. Ha vinto il suo mercato. Ma ha vinto anche il derby, di nuovo bello, di nuovo carico di magia. Ben tornato!

 

Giuseppe Marzetti