Cresciuto nelle giovanili del Milan è uno dei giovani più interessanti della Lega Pro ed ha un sogno, tornare prima o poi a San Siro dove ha già esordito e segnato. Lo abbiamo intervistato.

L'esultanza di Gianmarco De Feo

L’esultanza di Gianmarco De Feo

Gol, rigori procurati, assist c’è un pò di tutto nel momento del giovane Gianmarco De Feo, trequartista classe ’94 quest’anno in forza alla Robur Siena. L’unico rammarico in questi suoi primi anni da professionista è lo scarso utilizzo che di lui hanno fatto le squadre, un problema comune per i giovani italiani che spesso sono costretti a scendere di varie categorie per trovare spazio. Eppure Gianmarco quando ha la possibilità di esprimersi lascia sempre il segno come a Savona, 5 mesi da titolare 19 presenze e ben 5 reti a 20 anni, poi però la crisi del club lo ha costretto a migrare in quel di Grosseto dove di spazio ne ha trovato meno.  Quest’anno a Siena numeri notevoli, solo cinque presenze di cui appena una da titolare eppure ben 2 gol, 3 assist e 2 rigori procurati. Nonostante la sua giovane età De Feo ha avuto il privilegio di giocare e segnare con la prima squadra del Milan a San Siro. Era il 2012 e Massimiliano Allegri lo convocò assieme ad altri ragazzi della Primavera rossonera per un’amichevole disputata nella scala del calcio contro il Sion. Gianmarco non solo ha giocato ma ha trovato anche il gol. Lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio:

Gianmarco, dove hai iniziato a giocare?
Ho iniziato a 5 anni nella scuola calcio di mio zio ad Eboli, giocavo con i più grandi ed ho sempre fatto il trequartista e a 13 anni è arrivata la svolta. Ho fatto prima un provino con l’Empoli ma non sono stato preso e dopo qualche mese ne ho fatto uno con il Milan ed è andata bene. Mi sono trasferito a Milano nel 2007 facendo tutta la trafila nel settore giovanile rossonero a parte una breve parentesi a Varese. Nel 2013 sono stato ceduto al Lanciano ma in Abruzzo ho avuto problemi fisici e non ho mai giocato“.

La svolta è arrivata a Savona nel 2014 quando hai avuto l’opportunità di giocare
Si, ho fatto del mio meglio anche grazie all’aiuto di mister Arturo Di Napoli poi però a gennaio sono stato costretto a cambiare squadra per i problemi societari e ho accettato di andare a Grosseto. Lì c’era davvero un bel gruppo e soprattutto un grande organico ma inspiegabilmente i risultati non arrivavano. Ovviamente visto i nomi altisonanti che c’erano in attacco io ho trovato meno spazio rispetto ai primi mesi a Savona“.

Arriviamo ai giorni nostri ed all’attuale stagione a Siena, domenica hai trovato i primi gol nella ripresa
“Si ho realizzato una doppietta quando sono entrato. Anche qui a Siena c’è un gran bel gruppo, davanti siamo in tanti e c’è una sana competizione, gioco con calciatori che hanno un curriculum importante con tanti anni in serie A e B quindi cerco di allenarmi nel migliore dei modi ed aspettare il mio turno. Sono comunque contento di quello che sto facendo e spero di rimanere a lungo qui essendomi legato al club per i prossimi due anni”.

Chi devi ringraziare per essere arrivato nel calcio professionistico?
“Sicuramente i sacrifici che hanno fatto i miei genitori che nonostante abitino lontano mi sono sempre vicino ed anche il mio procuratore Gaetano Fedele”

Hai un obiettivo che ti sei prefissato?
“L’obiettivo è di fare il massimo con la maglia del Siena e magari un giorno poter tornare a giocare a San Siro, con la maglia del Milan indosso o senza”.

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