E’ accaduto tutto in poco tempo. Notizia apparsa sul profilo fb della società insieme alle parole di commiato dell’ex presidente.

Il pallone

Il pallone

Clamoroso? Colpo di scena? Probabilmente sì anche se i bene informati forse ne erano a conoscenza. Il Foligno (Serie D girone E) è stato venduto e cambia, quindi, di proprietà. La notizia viene diffusa al termine della gara di Coppa Italia persa contro la Sangiovannese attraverso un comunicato diffuso tramite la pagina FB della stessa società:

Si comunica che tra i soci fondatori dell’ASD Città di Foligno 1928 Srl e la Tecnoedil del Dr Alessandro Nuccilli è stato formalizzato il passaggio della proprietà del 100% delle quote di partecipazione societaria con le conseguenti dimissioni del Presidente uscente Roberto Damaschi e la nomina dello stesso Dr. Alessandro Nuccilli al vertice della Società di Via dei Mille.

Domani (oggi ndr) Giovedì 18 Febbraio 2016 alle ore 15,30 presso la sala stampa dello Stadio Enzo Blasone si terrà una conferenza di presentazione del nuovo proprietario ed amministratore dell’Asd Città di Foligno 1928 Srl. I soci uscenti terranno in seguito una analoga conferenza stampa di commiato. Si precisa che l’incontro è strettamente riservata ai mass media accreditati. Il nuovo Presidente incontrerà i tifosi nei giorni a seguire”.

Sulla stessa pagina compare anche una lunga lettera di commiato dell’ex presidente Roberto Damaschi che spiega i motivi della scelta: “… avrei volentieri atteso i prossimi giorni per spiegare le ragioni del passo indietro, ma la vicenda sta prendendo la piega sbagliata ed allora é bene intervenire. Ritengo che nella vita ci siano delle priorità è per questioni mie strettamente personali devo tagliare le cose ludiche quindi non posso anteporre il calcio a me stesso ed al lavoro.



Vi é poi la presa di coscienza che dopo quasi quattro anni con diverse funzioni non sono riuscito, anche per mie colpe, a costruire un ambiente ed un sistema di “fare calcio”. Questo doveva essere l’anno del cambio di passo, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, quindi ho tratto le conclusioni, non sono attaccato alla poltrona e non sono uno buono per tutte le stagioni.

Gli ultimi tempi sono stati contraddistinti da contestazioni più o meno latenti, sono stato a più riprese invitato ad andarmene, ho avuto i miei cori d’insulto e scherno, siamo arrivati ai limiti dell’aggressione per altro in presenza di mia figlia, ed ora mi si contesta la cessione della società dopo essere stati accusati di essere una societá assente. Coerenza grazie.

Vogliamo poi parlare di presenze allo stadio? Di introiti da pubblicitá? In estate sembrava che dovesse essere la volta buona per costruire una società partecipata, poi con l’autunno le promesse sono cadute al pari delle foglie. Vogliamo parlare della questione stadio? Zero euro di contributi, ma devi assicurare l’utilizzo gratuito a scuole e terzi soggetti, impianti vetusti ed annunci di interventi a più riprese, ad oggi gli interventi sono stati solo quelli del sottoscritto a titolo personale.

Voglio ringraziare i soci Onori, Botti, Sette, Matilli e soprattutto Raffaele Pandalone il cui comportamento é stato ineccepibile e mi dispiace che non sia stato ricambiato con i giusti risultati. Mi spiace anche per una certa parte di tifosi con i quali si é aperto un rapporto corretto e sincero che spero rimanga tale, avrei voluto fare di meglio, ma purtroppo non ci sono riuscito.

Da domani inizia una nuova era che spero sia un’effettiva ripartenza, spero che possa conseguire risultati migliori dei nostri e che gli venga dato il tempo di spiegare e costruire un progetto, senza la prevenzione latente che si respira….“.