I guai per lui potrebbero essere appena iniziati.

Il pallone sgonfio

Il pallone sgonfio

Anni fa per lui parlavano i gol e le grandi prestazioni sul rettangolo verde. Quante volte ha gonfiato la rete, dal Portogallo fino all’Italia, una sentenza. “Niente paura ci pensa Super Mario”. Il protagonista in questione è Mario Jardel, bomber che ha vestito maglie davvero importanti: Vasco da Gama, Gremio, Porto, Galatasaray, Sporting Lisbona, fino alla parentesi inglese al Bolton e  quella con l’Ancona in Serie A.

Jardel in carriera ha segnato tantissimo, quasi 400 gol, togliendosi anche la soddisfazione di disputare 10 partite (con una rete) nella Seleçao brasiliana. Un attaccante micidiale in area di rigore, che adesso però ha ben altro a cui pensare: Jardel, infatti, deve fare i conti con una lunga serie di accuse che potrebbero portare a serie conseguenze. I guai potrebbero essere appena iniziati.

Su di lui sta continuando ad indagare la procura generale di Rio Grande do Sul, che lo accusa di vari reati: associazione per delinquere, uso di documenti falsi, abuso di potere, appropriazione indebita, riciclaggio e occultamento di beni. La situazione, insomma, non è certamente delle più rosee.

Mario Jardel (foto dal web)

Mario Jardel (foto dal web)

I problemi per Jardel sono iniziati proprio al termine della carriera, quasi che l’abbandono dell’amato mondo del pallone, gli abbia sconvolto la vita. Il brasiliano ha appeso le scarpette al chiodo ed ha perduto se stesso: a 42 anni, ora, rischia diversi anni di reclusione. Il bomber che gonfiava la rete è ad un passo dalle sbarre. Caro Super Mario, stavolta l’hai combinata grossa.

Riuscire ad evitare il carcere, ad oggi, suona come un’impresa davvero difficile, altro che segnare un rigore o trafiggere il malcapitato portiere. Seguiranno sviluppi.