Abbiamo sentito il centrocampista italiano che ha scelto l’estero piuttosto che l’Italia per continuare la sua carriera.

Ivan Varone con la nuova maglia del Lugano

Ivan Varone con la nuova maglia del Lugano

Il calcio italiano importa sempre più calciatori esteri e quelli nostrani, trovando sempre meno spazio sono costretti ad emigrare. E’ il caso anche di uno dei giocatori che più si è messo in mostra nell’ultimo campionato di Serie D. Parliamo del centrocampista Ivan Varone, classe ’92, che nel Chieti ha stracciato ogni suo record sia in fatto di segnature che di assist. 13 i centri al termine del campionato che gli sono valsi la possibilità di andare a giocare in Svizzera nel Lugano, allenato fino a qualche settimana fa da mister Zeman.

Varone ci tiene a dire che avrebbe potuto rimanere anche a giocare in Italia viste le tante offerte recapitategli ma di fronte alla fiducia che il presidente Renzetti ha riposto in lui non poteva rifiutare questa opportunità. Giocare contro squadre che disputeranno la Champions League è stato uno stimolo in più. Lo abbiamo sentito in esclusiva in questi primi giorni di preparazione che culminerà con la prima giornata di campionato il 23 luglio contro il Lucerna.

Ivan, la grande stagione disputata a Chieti ti ha permesso di avere questa opportunità a Lugano.
“Lo scorso anno ho fatto una grandissima stagione e mi sono trovato benissimo ed un mister come Ronci che mi ha dato tantissima fiducia ed era ciò che mi serviva per rilanciarmi e avere continuità. Ho trovato un bel gruppo. Con alcuni compagni ancora ho contatti e ho trovato un ambiente ideale che mi ha fatto sentire importante e in queste condizioni dò sempre il massimo”.

Varone con il tecnico Manzo e i nuovi compagni Mihajlovic e Golemic

Varone con il tecnico Manzo e i nuovi compagni Mihajlovic e Golemic

 


Che ambiente hai trovato in questi primi giorni di preparazione in Svizzera?
“Ho trovato un ambiente molto buono ed il gruppo mi tratta come se fossi qui da molto tempo. C’è una cultura del lavoro diversa rispetto all’Italia e debbo dire che il posto è davvero magnifico. Anche l’allenatore ha molta voglia di fare. Non posso non dire, quindi, che l’impatto qui è stato molto molto positivo e sono contento della mia scelta”.

Cosa ti aspetti da questa avventura al Lugano?
“Qui a Lugano mi aspetto di fare il meglio possibile perché per me è una grande occasione. Sarei anche potuto rimanere in Italia in quanto avevo avuto delle richieste ma mi ha colpito il Presidente e la voglia che ha voluto di scommettere su di me. Non vedo l’ora di iniziare questa avventura in quanto reputo la Super League un grande campionato e farò di tutto per mettermi in mostra; Lugano è una grande piazza. Il mio carattere mi impone di arrivare più in alto possibile e non mi posso fermare adesso. Lugano, quindi, come ulteriore trampolino di lancio per me. Voglio ringraziare i miei agenti Donato Giampietro e Carlo Di Renzo che mi hanno permesso di vivere questa esperienza”.

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