Tensione tra gli abruzzesi per via di alcune minacce arrivate ai calciatori di contaminazioni nel cibo.

Sebastiani

Daniele Sebastiani, presidente del Pescara

Sono giorni di tensione quelli che precedono il ritorno della finalissima per salire in Serie A tra Trapani e Pescara con questi ultimi che hanno vinto all’andata col punteggio di 2-0. Tensione derivante dal fatto che i calciatori abruzzesi sono stati oggetto di minacce da sedicenti tifosi siciliani.

A riportarlo è tuttopescaracalcio.com che riferisce che il Trapani stesso è stato informato del possibile comportamento di alcuni tifosi siciliani che avrebbero in mente non solo di disturbare i giocatori del Pescara durante la notte della vigilia, ma anche di ipotetici contaminazioni nel cibo dei giocatori del Delfino. Per questo motivo il Pescara, che arriverà in Sicilia mercoledi sera, si farà accompagnare anche da due agenti della Digos.

In un primo momento il presidente abruzzese Sebastiani ha minacciato di non far giocare la squadra poi ha corretto il tiro usando un tono molto più distensivo ai microfoni di Rete8: ““Trapani è una città civilissima e non temiamo nulla. Sono solo i soliti esibizionisti dietro una tastiera. Abbiamo ottimi rapporti con il club siciliano e non siamo preoccupati.

In campo sarà chiaramente una battaglia, ma giocando uniti e con determinazione cercheremo di giocarcela. E’ una partita molto importante ma deve restare tale. Non carichiamola. Con noi ci saranno due agenti della Digos. Ci hanno sempre accompagnato ma questa volta viaggeranno con noi”.