Il ds del Venezia a margine dell’assemblea di Lega Pro spiega le strategie di mercato dei lagunari.

Giorgio Perinetti, ds del Venezia

Giorgio Perinetti, ds del Venezia

Negli ultimi giorni sono circolate intorno al Venezia tante voci su possibili colpi in attacco e sono stati fatti nomi di un certo livello come Daniele Cacia, attaccante dell’Ascoli e Emanuele Calaiò dello Spezia. Uomini di un certo spessore che fanno la differenza in Serie B, figuriamoci in Lega Pro. Il ds dei lagunari Giorgio Perinetti, però, sembra spezzare i sogni dei tifosi: “Nessuna maxi offerta per Cacia, – ha dichiarato al Gazzettino – certe cifre sono fuori portata per un Venezia pur disposto a spendere per costruire una squadra forte”


Non ho trattato Cacia né gli ho proposto un triennale – il dirigente lagunare smonta le voci dei giorni scorsi -. Parliamo dell’attaccante che tutti conosciamo, ben noto peraltro al presidente Tacopina nei comuni trascorsi al Bologna. Il giocatore è legato all’Ascoli per un altro anno, se l’accordo saltasse o sbattesse la porta per cambiare squadra allora magari si potrebbe aprire un discorso. Oggi però non c’è nulla”

Il vero scoglio è l’ingaggio dei bomber della serie B, con Cacia che percepisce 900 mila euro a stagione dall’Ascoli mentre Calaiò allo Spezia raggiunge il milione.
“A certe cifre l’approccio economico è semplicemente impossibile. «Spese pazze» potremo anche farne qualcuna, ma per costruire un organico competitivo e completo – precisa Perinetti – perché non avrebbe senso puntare tutto su un unico giocatore e poi mettergli attorno una squadra di under”.