E’ la proposta dei calciatori della squadra lombarda pur di liberarsi dai vincoli con la società.

I tifosi del Pavia (foto dalla rete)

I tifosi del Pavia (foto dalla rete)

La stagione 2015-’16 di Lega Pro è finita ormai da due mesi, ma i giocatori della squadra del Pavia che ha concluso a metà classifica l’ultimo campionato sono ancora in filo diretto con Pavia. Non si parla però di futuro e di programmi per la prossima stagione. Ma di passato, recente, soldi e contratti. Il pomo della discordia sono gli ultimi quattro mesi di stipendi. Quattrini che la dirigenza cinese del Pavia, che ormai ha lasciato la squadra e messo in vendita la società, non ha mai versato sui conti bancari dei professionisti stipendiati per giocare a calcio.

Una situazione intricata. Anche perché all’inizio della (breve) era cinese di via Alzaia erano stati fatti parecchi contratti pluriennali. Accordi economici che vanno quindi oltre il termine della stagione appena conclusa e terminata formalmente con il 30 giugno. Il monte stipendi dell’A.C. Pavia era di circa 250mila euro (contributi esclusi).

Soldi che i calciatori, che vivono di questo, aspettano. Di certezze agli atleti, per il momento, non ne sono arrivate. Nè tantomeno bonifici ed assegni circolari. Aspettano e, a questo punto, sperano che qualcosa si sblocchi.


Anche perché tra la squadra e la parte di dirigenza rimasta è stato sancito un accordo. I giocatori dovranno rinunciare ad una mensilità, ma in cambio saranno tutti liberi dai contratti che li legano ad un Pavia ormai agonizzante. E non è poco per un calciatore, significa poter cercare subito un’altra squadra.

«Vogliamo andare incontro alla società – conferma Dario Biasi, 37 anni capitano della squadra e professionista da vent’anni – Siamo disposti a rinunciare ad uno stipendio su quattro che ci mancano. L’importante è che questo patto venga rispettato e che tutti coloro, anche collaboratori e personale impegnato nelle giovanili, vengano saldati». Biasi, che è anche rappresentante sindacale dei calciatori, è in contatto anche con i vertici dell’associazioni per cercare di uscire da questa situazione intricata. Intanto sul futuro regna l’incertezza totale.

L’iscrizione alla Lega Pro è stata presentata, ma è incompleta. Ed i calciatori, arrivati a Pavia negli ultimi due anni ingolositi dai proclami cinesi che parlavano di raggiungere la serie A, lasceranno tutti la squadra. Salvo clamorosi ribaltoni.

Fonte: laprovinciapavese.gelocal.it