Il Perugia di Luciano Gaucci scoprì molti calciatori che diventarono anche famosi, ma portò in Italia atleti che si rivelarono delle vere e proprie meteore.

Luciano Gaucci

Luciano Gaucci

A cavallo tra gli anni ’90 e 2000, una squadra che stupì moltissimo fu il Perugia di Luciano Gaucci. Sotto la guida del presidente romano, il club arrivò dalla serie C alla A in poche stagioni, riuscendo a vincere una Coppa Intertoto e a diventare una realtà importante del calcio italiano. In questo periodo numerosi futuri campioni passarono a Perugia, come Materazzi, Zè Maria, Nakata, Grosso e Miccoli.

L’era Gaucci però è ricordata spesso per i tantissimi giocatori “particolari” passati a Perugia, alcuni provenienti da realtà non propriamente rinomate per il calcio e altri semplicemente non adatti alla Serie A.

 

 

Ali Samereh

Ali Samereh

 

Fu il primo giocatore iraniano a sbarcare in Serie A. Arrivò nel 2001 insieme al difensore e connazionale Rahman Rezaei. Se quest’ultimo, tutto sommato ebbe una discreta carriera, vestendo anche le maglie di Livorno e Messina, lo stesso non fu per l’“Inzaghi di Persia”, che non si adattò mai al nostro campionato e all’Italia. Dopo soltanto una stagione e sole 6 reti, Ali tornò in Iran dove giocò fino al 2014 quando decise di appendere le scarpette al chiodo.

 

 

 

Hilario con la maglia del Perugia

Hilario con la maglia del Perugia

 

 

Difensore portoghese nato in Corsica, arrivò a Perugia nel ’98. Dopo appena 30 presenze in 4 anni con gli umbri tornò in Portogallo, dopo una stagione in prestito alla Sambenedettese, dove giocò in tutte le categorie prima di ritirarsi nel 2011.

 

 

 

 

  • Héctor Tapia
Hector Tapia

Hector Tapia

 

Acquistato nell’estate del ’99, Gaucci sperava che il cileno potesse seguire le orme di Salas o Zamorano. Dopo stagioni da protagonista tra Colo-Colo e Universidad Católica, Tapia non si dimostrò all’altezza del campionato italiano e dopo sole 4 partite tornò in Sud America. Anni dopo tentò nuove esperienze in Europa, prima al Lille, in Francia e poi al Thun, in Svizzera. Anch’esse però furono un fallimento.

 

 

 

 

Presentazione di Saadi Gheddafi

Presentazione di Saadi Gheddafi

Il 23 giugno 2003, venne ufficializzato l’acquisto di Saadi Gheddafi. Il figlio del colonnello Muammar divenne il primo giocatore libico nella storia delle Serie A. Per lui pochissimi minuti in campionato contro la Juventus, della quale era, oltre che tifoso, anche azionista. Successivamente venne squalificato per doping, risultando positivo al Nandrolone dopo Perugia – Reggina, sfida che vide interamente in panchina. Dopo 2 stagioni in Umbria, incredibilmente venne acquistato dall’Udinese, dove totalizzò una sola presenza e poi dalla Sampdoria, prima di ritirarsi. In seguito alla caduta del regime libico, fu arrestato in Niger ed estradato in patria.

 

  • Ma Mingyu
Ma Mingyu

Ma Mingyu

Nella stessa estate in cui venne acquistato Ahn, arrivò anche il primo (e fin ora unico) giocatore cinese nella storia della Serie A. Il centrocampista ventottenne, anche se dimostrava qualche anno in più rispetto all’età dichiarata, collezionò una sola presenza in Coppa Italia contro la Salernitana prima di essere rispedito in Cina. Nel 2002 riuscì comunque a togliersi la soddisfazione di essere il capitano nella spedizione cinese ai mondiali di Corea e Giappone. Si dice che venne acquistato per “errore” dal Perugia, in quanto scambiato per l’”omonimo” collega Ma Tie Lie.